domenica,Giugno 30 2024

Cosentino alla proclamazione di Romeo: «Non entrerò in Consiglio. La politica? Si può fare anche fuori dal Palazzo»

Il candidato del centrodestra uscito sconfitto dal ballottaggio per l’elezione del sindaco di Vibo conferma che tornerà a fare il dirigente regionale: «Vivo del mio lavoro». Il suo seggio a Giuseppe Calabria (Forza Vibo). Recriminazioni? «Nessuna, è stata un’esperienza importante»

Cosentino alla proclamazione di Romeo: «Non entrerò in Consiglio. La politica? Si può fare anche fuori dal Palazzo»

C’era anche Roberto Cosentino alla proclamazione del sindaco di Vibo, Enzo Romeo, e dei consiglieri eletti nella recente tornata. Il candidato del centrodestra battuto al ballottaggio però, non entrerà in Consiglio. Il suo seggio andrà a Giuseppe Calabria (318 voti con la lista Forza Vibo). «C’è una norma che mi impone di scegliere fra ruolo di dirigente pubblico e di consigliere comunale perché sono incarichi tra loro incompatibili. E siccome io e la mia famiglia viviamo del mio stipendio, non posso che fare questo. E dico purtroppo, perché speravo di poter portare direttamente in Consiglio quelle che sono anche le istanze e la fiducia che in questi due mesi ho raccolto incontrando tante persone. Lo farò da fuori, cercherò comunque di dare continuità al mio percorso e alla mia esperienza politica».

L’insediamento di Enzo Romeo

Non proprio un arrivederci, perché Cosentino sembra considerare la sua candidatura solo una parentesi in un contesto professionale e di vita animato da altro. «La politica non è solo nel Palazzo – dice -. Per me la politica è rappresentare quelle che sono davvero le istanze e i bisogni dei cittadini. Cercherò di capire qual è la formula migliore per farlo. Di certo questa esperienza mi ha dato l’opportunità di capire che c’è necessità di avere una rappresentanza diversa, anche diversa da quella che è la proposta di chi ha vinto le elezioni, ma che secondo me non rappresenta il nuovo in politica». Giudizio critico – e non potrebbe essere altrimenti visto che è stato il competitor del sindaco uscito vittorioso dalle urne – che però non intacca il suo far play e dice di non avere sassi nelle scarpe da togliersi. «Non ho nessuna recriminazione da fare. Innanzitutto, perché ho grandissimo rispetto per i cittadini che hanno votato e per le regole della democrazia. Mi sono speso al massimo, sono contento che le persone mi abbiano conosciuto per come sono e per come intendo il ruolo politico. Si vince e si perde insieme. Quindi nessuna recriminazione, ho messo tutto me stesso, l’ho fatto per i cittadini vibonesi. Cercherò di continuare a farlo, vediamo in che termini e con quali formule». Ah beh, forse allora era un arrivederci.

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