domenica,Gennaio 19 2025

Italcementi, per il MeetUp la soluzione è il Centro di riciclo dei rifiuti

Gli attivisti vibonesi bocciano alternative “fantasiose” ma riconoscono la necessità che prima di ogni cosa venga bonificato il sito. «Il sindaco Costa s’imponga in questo senso se ne è capace» affermano

Italcementi, per il MeetUp la soluzione è il Centro di riciclo dei rifiuti

Italcementi, parlano gli attivisti del MeetUp Vibonesi in Movimento. «Adesso che hanno parlato quasi tutti – dicono in merito al caso di questi giorni – vorremmo dire anche noi il nostro pensiero». Lo fanno ricordando una proposta del 2012, ovvero quella di fare del sito industriale dismesso «un centro di riciclo dei rifiuti (senza l’organico), prendendo come esempio Vedelago, aumentando addirittura i posti di lavoro, senza costringere famiglie a trasferirsi o bruciarsi gli ultimi soldi della mobilità e senza dimenticare l’attacco di alcuni esponenti del tipo… “si, adesso andiamo a raccogliere l’immondizia”. Con il senno di poi in molti si sarebbero rimangiati tutto, visto che l’operatore ecologico è un lavoro di tutto rispetto, anche con grosse responsabilità».

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Gli attivisti quindi spiegano «abbiamo sentito fantasie come il parco giochi, il centro di raccolta dei RAEE, la fabbrica del vetro e chi più ne ha più ne metta, anche se tutte buone idee ed ecologicamente sostenibili. Anche se le proposte dello studio “Nomisma” andrebbero lette al contrario, come prevede la normativa ambientale Dlgs 152/2006: prima le idee a “zero impatto ambientale” e come ultima ipotesi i termovalorizzatori, per fortuna impossibili da realizzare, perché il centro abitato più vicino è Vibo Marina non la città di Vibo Valentia come afferma lo stesso studio».

Un promemoria il MeetUp lo riserva anche a «questi “esponenti” politici i cui partiti, indistintamente, in presenza anche dei vari De Nisi, Bevilacqua, ecc., nel consiglio comunale di Vibo Valentia del 15 giugno 2012, votarono all’unanimità l’autorizzazione a bruciare il Cdr, poi Css, ovvero spazzatura. Perché è di questo che si trattava: l’avvelenamento nostro, dei nostri figli e nipoti in cambio del mantenimento dei posti di lavoro. Per non dimenticare poi – aggiungono – il Decreto Clini già pronto e successivamente potenziato dal governo Renzi per trasformare le cementerie in inceneritori, loro dicono per far risparmiare le bollette, ma in realtà per percepire incentivi, alla faccia della nostra salute!».

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Sul punto della bonifica del sito il MeetUp si dice d’accordo con quanti ne sostengono l’indifferibilità. «Condividiamo il pensiero che, in primis, bisogna obbligare i tedeschi a fare le bonifiche, anche se preferiranno pagare piuttosto che bonificare, purché tutto sia fatto legalmente. Questo creerebbe lavoro di 4 o 5 anni per la manovalanza locale ed il sindaco Costa dovrà imporsi, perché ne ha la possibilità (naturalmente se ha ancora la stessa autorevolezza di quando era giudice) altrimenti espropri il sito, se è capace».

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