Elezioni, Occhiuto lancia Cosentino per la volata finale: «Vibonesi fatevi furbi. Un amico in Regione fa comodo» – Video
Il governatore ha affiancato il candidato a sindaco del centrodestra in un’iniziativa organizzata da Forza Italia. Toni pacati e rassicuranti da parte del dirigente regionale in corsa per il Comune: «Cominceremo dal turismo e da Vibo Marina. Poi metteremo in cantiere una tangenziale per decongestionare la città»
«Conosco bene Cosentino. Nonostante ciò, la cosa che mi ha colpito è stata la totale mancanza di aggressività nei confronti dei suoi avversari. Non ha attaccato nessuno, non ha parlato male degli altri, ha solo parlato con passione della Vibo che ha in mente e che vuole realizzare». Il presidente Roberto Occhiuto abbandona i toni accesi degli ultimi comizi – in particolare quelli mostrati a Corigliano Rossano accanto a Pasqualina Straface, impegnata in una difficile corsa elettorale con il sindaco uscente Flavio Stasi – e modula il suo intervento a favore di Roberto Cosentino per essere in sintonia con le parole rassicuranti del suo candidato a sindaco di Vibo Valentia.
Il comizio nel cuore di Vibo
Ieri sera, dinnanzi a Palazzo Gagliardi, nel cuore del centro storico della città, si aspettava solo lui per iniziare. Ad attendere il governatore (arrivato dopo quasi un’ora e mezza) c’erano tutti, a cominciare ovviamente dal candidato a sindaco del centrodestra, Cosentino appunto. E poi il consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fi, Michele Comito, il senatore Giuseppe Magialavori, il deputato e coordinatore regionale del partito Francesco Cannizzaro, il sub-commissario alla depurazione Antonio Daffinà. Mancava soltanto il sindaco uscente Maria Limardo, evocata e ringraziata più volte da tutti, forse anche per sedare il senso di colpa (politico) che accompagna la sua mancata ricandidatura. Ma a spendere le parole più accorate è stato Mangialavori, che ha parlato di una Vibo che «grazie a lei ha cambiato volto e lascia in eredità al sindaco che verrà una città piena di opere realizzate o già avviate».
Mancava anche Giusy Princi, vice presidente della Regione e candidata alle Europee nelle liste di Forza Italia, nonostante la sua presenza fosse prevista. Una candidatura – ha sottolineato Occhiuto – che ha un significato politico estremamente importante per il partito azzurro: «In passato noi tutti abbiamo sempre considerato le elezioni al Parlamento europeo con sufficienza, candidando politici alla fine della loro carriera, mentre gli altri Paesi mandavano in Europa i migliori, i più motivati, quelli che poi scrivevano direttive come la Bolkestein. Oggi abbiamo questa possibilità, di votare per un’eccellenza della nostra regione. C’è chi spera che Forza Italia fallisca alle Europee per poter dire che i calabresi non vogliono più Occhiuto. Non permettetelo».
La proposta politica di Cosentino
Note a margine, ma non troppo, di un appuntamento elettorale concentrato soprattutto sulla corsa di Cosentino, che si è emozionato fino alle lacrime quando sul maxi schermo è andato in onda uno spot elettorale interpretato dagli amici del figlio scomparso nel gennaio del 2022 a soli 16 anni per una grave forma di leucemia.
Poi la politica ha ripreso il sopravvento. «Questi ultimi 30 giorni sono stati una cavalcata a perdifiato – ha detto Cosentino -. Ma è stato un pieno di energie, di conoscenza e di fiducia, che sono convinto si tradurrà anche in un grande consenso in termini di voti. La cosa che più mi sta colpendo è l’entusiasmo che avverto intorno a me, segno di una comunità che si è risvegliata».
Tra le priorità da affrontare nei primi 100 giorni, qualora dovesse uscire vincitore dalle urne, ha le idee chiare: «Innanzitutto credo che sia molto importante circondarsi di una squadra all’altezza del compito che deve svolgere per 5 anni. Un gruppo competente che sappia coniugare competenza politica e capacità amministrativa. Poi il primo pensiero sarà rivolto alla stagione estiva alle porte, una questione che considero “un’emergenza” perché il turismo è una risorsa che non va mai sprecata. Contestualmente dovremo prestare attenzione ai servizi primari, all’ordinario, alla quotidianità di una città che ha bisogno però anche di una visione che possa cominciare ad essere costruita e perseguita. E questa visione partirà da un grande sforzo per ridisegnare Vibo Marina. In questa prospettiva futura abbiamo in mente un’opera infrastrutturale importante, che sarà in qualche modo anche il nostro manifesto: un anello tangenziale che dia l’opportunità di decongestionare il traffico di Vibo, rendendo il centro cittadino ancora più accogliente per il commercio e per il turismo».
I rapporti con i governatori
E Cosentino non si tira indietro quando, davanti ai microfoni di LaC, gli chiediamo come risponde a chi, a cominciare dal candidato di centro Muzzopappa, lo accusa di essere null’altro che una proiezione di Occhiuto.
«Ci accomuna di certo il nome, visto che ci chiamiamo entrambi Roberto – cerca di stemperare, ma senza animosità -. Come dirigente della Regione, ho lavorato con il presidente Occhiuto questi ultimi due anni e mezzo e ne ho apprezzato la grande qualità politica. Da direttore generale ho avuto una grandissima autonomia nel poter gestire il mio ruolo fino in fondo. Per la verità l’ho fatto anche con Jole Santelli e con Mario Oliverio. La mia storia personale parla della mia libertà, della mia autonomia. Credo che un sindaco debba avere rispetto e attenzione verso i partiti, ma anche interpretare fino in fondo il suo ruolo con determinazione e indipendenza».
Parole corroborate da Occhiuto, che dal palco si è spinto a definirlo «il migliore direttore generale che la Regione abbia mai avuto», salvo edulcorare poi un po’ la portata di un giudizio così assoluto, ripiegando su «uno dei migliori». «Ecco perché all’inizio la sua candidatura non mi ha entusiasmato – ha aggiunto -, perché sapevo che avrei perso un dirigente prezioso. Ora voi vibonesi avete questa fortuna, sfruttatela, perché Cosentino nel suo lavoro quotidiano ha già dimostrato di essere un ottimo amministratore».
Infine, il governatore ha dato in pasto agli avversari qualcosa che magari tornerà utile nei comizi finali: «Ai vibonesi dico: fatevi furbi – ha detto ammiccando dal palco -. Io sono disponibile verso tutti i Comuni calabresi, ma con Cosentino sindaco la Regione può essere ancora più vicina a questa città».