lunedì,Febbraio 17 2025

Degenera la campagna elettorale a Mileto: volantini contro il sindaco Giordano che va dai carabinieri

Il primo cittadino uscente è ricandidato nella tornata elettorale della prossima settimana ma sul Comune pende ancora la spada di Damocle dello scioglimento: «Mi auguro che le forze dell’ordine individuino immediatamente i responsabili di questo attacco»

Degenera la campagna elettorale a Mileto: volantini contro il sindaco Giordano che va dai carabinieri
Il Comune di Mileto e nel riquadro Salvatore Fortunato Giordano

Campagna elettorale infuocata a Mileto, all’insegna delle lettere anonime e dell’uso della carta bollata. Nelle scorse ore sul territorio comunale qualcuno ha pensato bene di avviare un’opera di volantinaggio con tanto di circostanziate accuse di abuso e di illegalità al sindaco Salvatore Fortunato Giordano e alla sua maggioranza, al termine del comizio della lista “Città Futura” svoltosi in piazza Italia.

Un “vizio” a dire il vero di lunga data nella cittadina normanna, che tuttavia in un contesto di elezioni alle porte e di attesa per il lavoro in itinere della commissione d’accesso agli atti, inviata nel dicembre scorso dalla Prefettura di Vibo Valentia per scovare eventuali infiltrazioni mafiose all’interno del Comune, assume dei contorni ancora più gravi e significati decisamente più marcati. Da qui la veemente reazione dell’attuale primo cittadino, ripresentatosi alle elezioni dell’8 e 9 giugno in contrapposizione al capolista di “Eppur si muoveMichele Rombolà.

«Vi comunico – spiega in un post pubblicato online – che a tutela della mia dignità e della dignità di ogni componente la lista Città  Futura, nel respingere fermamente l’attacco ignobile subito, oggi come promesso ho presentato una dettagliata denuncia ai Carabinieri di Mileto, ricostruendo un po’ tutti gli avvenimenti riportati nello scritto anonimo. Spero che le Forze dell’ordine individuino immediatamente i colpevoli – aggiunge – ai quali non daremo tregua e gli faremo pagare tutto quanto sia giusto per le gravissime e ignobili affermazioni contenute».

Nella lettera di denuncia – inoltrata tramite i carabinieri al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia – Giordano sottolinea, tra l’altro, il contenuto di uno scritto anonimo «calunnioso nei confronti della sua persona e dell’attività amministrativa esercitata in qualità di sindaco, in maniera del tutto trasparente». Nel contempo rimarca anche «il concentrato di violenza e di calunnia gratuita» che apparirebbe nello stesso volantino.

L’attuale sindaco si è incontrato successivamente con i componenti del suo gruppo per decidere ulteriori iniziative da intraprendere e sul prosieguo della campagna elettorale. Decisioni che dovrebbero essere comunicate a breve. Domani, intanto, si entrerà nella settimana finale che porterà gli elettori alle urne, per decidere se riconfermare Giordano o consegnare le chiavi di palazzo dei normanni a Rombolà. Il tutto, con sullo sfondo il “fantasma” di possibile scioglimento per mafia del Comune.

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