Comunali a Vibo, Arena (Idm): «Con questo Pd militarizzato non si può ragionare, Muzzopappa vincerà al primo turno»
Intervista al segretario provinciale di Italia del Meridione, schierato con la coalizione di centro per le prossime elezioni. Parole al vetriolo sugli avversari: «Cosentino? Non arriva nemmeno al ballottaggio»
di Massimo Clausi
«Mia moglie è una Pujia, siamo abituati a vincere». Scherza ma non troppo Francesco Arena, segretario provinciale di Italia del Meridione (Idm). Il medico dice che la candidatura centrista del penalista Francesco Muzzopappa è quella giusta e che la sua lista darà un contributo importante.
Arena, che lista avete fatto?
«Competitiva, ma soprattutto trasversale ai diversi strati sociali della città. Sono sicuro che rappresenterà una sorpresa di queste elezioni. Forse qualcuno pensava che non saremmo stati in grado di presentare una lista, invece ci siamo riusciti e faremo il risultato».
Idm però ha fatto un patto con la Lega, come mai voi vi trovate al centro?
«Perché il nostro movimento fa dell’autonomia dei territori la sua cifra politica. Nello statuto è scritto a chiare lettere e noi abbiamo scelto la proposta politica che ci ha convinto di più. Poi le vorrei far notare che a Vibo non c’è una lista della Lega».
C’è il centrodestra però…
«Sì, ma non c’erano le condizioni per un accordo con il centrodestra. Mia figlia è stata consigliere d’opposizione, nelle fila del Pd, per cinque anni a quello schieramento. Non sarebbe stato coerente un cambio di prospettiva».
C’è il centrodestra, ma non c’è la Limardo…
«Sì l’hanno fatta fuori loro stessi, evidentemente sono stati più bravi di noi… (ride, ndr). A parte gli scherzi il problema è che sono sempre gli stessi a tirare le fila. Questa volta penso che abbiano sbagliato diverse scelte, con tutto il rispetto per Cosentino che non conosco personalmente. Le posso fare un pronostico?»
Prego.
«Per me Cosentino non arriverà nemmeno al ballottaggio».
Ci arrivate voi?
«Noi vinceremo al primo turno. Con Muzzopapa abbiamo fatto l’università insieme, ci conosciamo da una vita. Entrambi siamo venuti dal nulla e oggi siamo validissimi professionisti. Ciccio, lo chiamo così da una vita, accompagna a grandi capacità professionali anche una visione della città».
Muzzopapa è penalista.
«Validissimo».
Penalista validissimo. Non ha paura che il suo mestiere potrebbe portare qualche problema. Magari i suoi clienti potrebbero provare a condizionare l’attività amministrativa…
«Si vede che non conosce Muzzopapa. È assolutamente refrattario alle situazioni a cui pensa. È una persona capace e coraggiosa ed ha profondamente a cuore le sorti della città, quelle per lui vengono prima di tutte».
Sì ma non ho capito perché non avete scelto il centrosinistra…
«Con il Pd ho rotto quasi subito dopo le elezioni. Consideri che mia figlia, in proporzione al numero dei voti di lista, è stata la più votata in assoluto. Su 1700 voti di lista lei ne ha presi 270. Il problema vero è che quello non è un partito, ma ci sono un gruppetto di persone che gestiscono quasi militarmente quel poco di partito che c’è. Con loro non si può ragionare, vogliono solo che uno obbedisca ai loro diktat. Figuriamoci se uno come me può accettare certe cose».
Veniamo al programma allora…
«Noi abbiamo una piattaforma condivisa con Muzzopappa molto dettagliata. Ovviamente al primo posto mettiamo lo sviluppo turistico. Io ci credo tantissimo, poi ho un figlio che è testimonial della Calabria… Altra priorità è il rilancio della zona industriale di Vibo Marina. Un altro aspetto sono le periferie di Vibo che sono state completamente abbandonate. Per questo nel programma diamo largo spazio al Welfare, ai servizi sociali. Mi pare che la politica si sia dimenticata degli ultimi. Io non lo faccio, da medico e da politico».
Sul Welfare però di fondi ce ne sono pochi…
«Però i soldi per aprire un teatro e chiuderlo dopo una manciata di giorni li hanno trovati. Quelli per presentare libri quasi ogni giorno ci sono. Io dico che tutto dipende dalle priorità che uno si dà. Per noi gli ultimi e le periferie sono priorità vere».
A proposito di soldi com’è la situazione delle casse comunali?
«Non ero in Consiglio, non sono un tecnico, ne so quanto lei. Certamente non è florida. Ma in questo caso ritengo abbia sbagliato il sindaco a tenere così a lungo una consulente se alla fine non si è riusciti a venire a capo di questa situazione. Poi guardi, se proprio dobbiamo parlare di soldi, mi sembra incredibile che un assessore a Vibo guadagni quasi 5000 euro e un sindaco 9000. In molte realtà nazionali alcuni hanno rinunciato agli aumenti di indennità, altri li devolvono a servizi per la città. Un’amministrazione responsabile credo debba fare scelte in questo senso e soprattutto dedicarsi anima e corpo alla città, dovrebbe lavorare mattina e sera e non part time. La prima cosa che ho detto a Muzzopapa è che dovrà rallentare la sua attività professionale. In fondo nessuno ci ha chiamati a candidarci, se lo facciamo dobbiamo metterci il massimo impegno. Sono sicuro che lo faremo».