lunedì,Novembre 25 2024

Chiusura dell’agenzia Inps di Serra San Bruno, Liberamente: «Evitare un ulteriore scippo»

Per i consiglieri d’opposizione Barillari, Federico e Polito si «dicono attoniti di fronte alla meraviglia dimostrata dal sindaco Luigi Tassone»

Chiusura dell’agenzia Inps di Serra San Bruno, Liberamente: «Evitare un ulteriore scippo»

«Eravamo in attesa di notizie ufficiali, ora le voci che circolavano già da diversi mesi, sembrano essere confermate: dopo il depotenziamento dell’ospedale, la chiusura dell’ufficio del Giudice di pace, anche l’Inps  verrà ridimensionata con la chiusura dell’attuale Agenzia e l’attivazione di un semplice Punto Inps che molto poco avrà da offrire alla popolazione di un intero comprensorio. E se il sindaco si dichiara inorridito di fronte alla notizia, noi rimaniamo attoniti di fronte alla meraviglia dimostrata». 

È quanto sostengono i consiglieri comunali d’opposizione al Comune di Serra San Bruno aderenti al gruppo “Liberamente”, Alfredo Barillari, Rosanna Federico e Cosimo Polito, in relazione al ridimensionamento. «Se – attacca la minoranza consiliare -, come pare, la determina dell’Inps è datata settembre 2016, ci chiediamo, infatti: perché le sue altolocate “amicizie”, puntualmente pronte in campagna elettorale a testimoniare l’impegno per il nostro territorio, non lo hanno informato prima? Perché non si sono attivate a tempo debito per evitare questo ulteriore “scippo”?». 

L’Inps chiude l’agenzia di Serra San Bruno, sindaci in fermento

Non solo la vicenda Inps ma anche quella delle Poste viene evidenziata da Liberamente. «Mentre siamo in attesa di risposta alla interrogazione a suo tempo presentata – aggiungono -, cogliamo l’occasione per  informare  il Sindaco, ove anche questo gli fosse sfuggito, che la settimana prossima, Poste Italiane effettuerà un sopralluogo nel Comune di Acquaro proprio con l’intento di individuare i locali idonei per il trasferimento, già da noi denunciato, del Centro Smistamento postale attualmente operativo a Serra».

E allora, si chiedono, Barillari, Feredico e Polito: «a cosa servono le possibili bandiere arancioni, le strisce rosa, gli addobbi di Natale prenotati per tempo, se poi non si prestano le dovute attenzioni alle dinamiche territoriali che incidono sulla garanzia dei servizi essenziali? A cosa servono i continui proclami su azioni di ordinaria amministrazione, se poi non si presta la dovuta attenzione alla salvaguardia delle esigenze basilari della propria comunità?». 

Infine la disponibilità a raccogliere «raccogliere l’invito del responsabile regionale del patronato Encal-Cisal (Nino Di Bella) a lottare insieme agli altri amministratori che vorranno impegnarsi in tal senso, per impedire che, ancora una volta, il nostro circondario venga privato di un ulteriore importante presidio».

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