Comune di Tropea sciolto per infiltrazioni mafiose, Morra: «Grave il silenzio della politica»
Per l'ex presidente della Commissione parlamentare antimafia la mancata presa di posizione da parte delle varie forze politiche «denota una cultura di accettazione dell'illegalità che è corollario della cultura dell'omertà»
“Il silenzio o addirittura commenti favorevoli all’amministrazione comunale di Tropea guidata dal sindaco, Giovanni Macrì, denotano una cultura di accettazione dell’illegalità che è corollario della cultura dell’omertà”. E’ quanto dichiara all’Agi l’ex senatore Nicola Morra, già presidente della Commissione parlamentare antimafia. “Fa specie che uno dei Comuni più importanti economicamente e turisticamente della Calabria – aggiunge Morra – venga sciolto senza che la politica locale, provinciale e regionale faccia sentire la propria voce. Evidentemente sulla vicenda deve cadere la damnatio memoriae quando invece lo Stato centrale ha riconosciuto la presenza di elementi gravi per promuovere lo scioglimento dell’assise comunale per infiltrazioni mafiose. Come scrivevo qualche tempo fa – venendo per questo processato e assolto con formula ampia – : il silenzio è mafia”.
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