venerdì,Novembre 22 2024

Comunali a Vibo, Umanesimo sociale chiude al centro e ai progressisti: «Profonda riflessione»

Il movimento guidato da Domenico Consoli parla di strappo insanabile con l’area progressista e di impossibilità dell’implementazione del dialogo con l’area di centro per diversità di vedute

Comunali a Vibo, Umanesimo sociale chiude al centro e ai progressisti: «Profonda riflessione»
a sinistra Francesco Muzzopappa, a destra Domenico Consoli
Domenico Consoli

Smentisce ogni riferimento a possibili accordi o riprese di dialogo con il fronte progressista, che ha scelto Vincenzo Romeo quale candidato a sindaco, ma soprattutto conferma l’interruzione dei rapporti con l’area di centro che candida invece a primo cittadino Francesco Muzzopappa. Umanesimo sociale e il suo leader Domenico Consoli escono allo scoperto e chiariscono la posizione dell’associazione anche alla luce delle interessate “tirate per la giacca” di queste ore sulle vie percorribili (negata con forza ed alla luce dei «fatti» la ripresa di un dialogo con il fronte progressista) dopo la rottura con il centro. “In una città in cui, molto verosimilmente, la politica necessita di un’energica azione catartica, Umanesimo Sociale, nell’ottica del rinnovo del Consiglio comunale, aveva avviato una serie di interlocuzioni nell’intento di raggiungere un diritto di tribuna che le consentisse di svolgere il ruolo di sentinella della legalità. La storia del recente passato è nota. L’alveo naturale, sulla base dei riferimenti statutariamente ben identificati in aree culturali e geopolitiche note, è venuto meno – sottolinea Umanesimo sociale – per una mai ricomposta frattura pubblica unilateralmente assunta dal centrosinistra. Ed in assenza poi di una coraggiosa, seppur rischiosa, assunzione di pubblica responsabilità e di autorevole iniziativa che ricercassero la ricucitura di un ormai insanabile strappo ne è conseguita una deriva delle dinamiche dialogiche. L’altro estremo e speculare ambito era ed è condizione non compatibile con vincoli statutari dell’associazione sociale e politica. Alla ricerca di un coinvolgimento con la società civile, Umanesimo Sociale ha poi posto in essere un patto con la città con Anthony Lo Bianco, consigliere comunale in carica. Era stato esperito un importante sforzo per un avvio di discussione con l’area multi-variegata del centro che, pur avendo accettato, in maniera totale, una serie di rigidissimi paletti quale condizione pregiudiziale, per una prova di dialogo, si è scontrato con l’inadattabilità dei riferimenti istitutivo-culturali di Umanesimo Sociale che ha trovato, nell’inevitabile riscoperta della diversità tra le due realtà, l’impossibilità dell’implementazione del dialogo. Questo in estrema sintesi il tentativo di percorso della nostra associazione, non esente né scevro da battute di arresto e défaillances ma finalizzato alla ricerca di una posizione autentica sempre più impedita da agibilità politiche praticabili che la porteranno ad una riflessione profonda non tanto di tipo identitario ma di qualsivoglia possibile posizione percorribile ed efficace per la massima perseguibilità del bene comune. Questi i fatti e la posizione di Umanesimo Sociale. Altro sono le opinioni, rispettabili, di tutti e di ciascuno”. Sin qui Umanesimo sociale e Domenico Consoli la cui posizione non investe per ora Anthony Lo Bianco e il suo movimento che – allo stato – rimangono nell’area di centro.

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