domenica,Novembre 24 2024

Comunali a Vibo, Prestia: «Cosa succederà con le prossime elezioni? Niente»

Per l'ex sindacalista i tre candidati «si scontreranno con una forte incapacità di spesa delle risorse a disposizione e con una corruzione latente»

Comunali a Vibo, Prestia: «Cosa succederà con le prossime elezioni? Niente»
Il Municipio di Vibo e nel riquadro Luciano Prestia

In vista delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, interviene Luciano Prestia, storico sindacalista di Vibo Valentia della Uil e da qualche tempo anche scrittore. «A giugno a Vibo si vota per l’elezione del sindaco. Trascorsa l’intera consiliatura, il sindaco Maria Limardo se ne va. Dopo che i suoi le hanno troncato le gambe, per carità sempre con il sorriso, ha deciso di non ricandidarsi. Si contenderanno il suo posto Enzo Romeo per la sinistra e Roberto Cosentino per la destra. Si andrà sicuramente al ballottaggio e vincerà chi avrà l’appoggio del centro che candida Francesco Muzzopappa. Sono tutte brave persone ed ottimi professionisti. Dovremmo, sulla carta, essere tranquilli che d’ora in avanti andrà tutto meglio – prosegue Luciano Prestia – ma cinque anni sono lunghi e la strada non è in discesa e nemmeno pianeggiante. Ci scontriamo con una forte incapacità di spesa delle risorse a disposizione, con una corruzione latente che non sappiamo dove comincia e nemmeno dove finisce. C’è stato il grande fenomeno Rinascita Scott che ha mandato sotto processo ed anche in galera tantissime persone, alcune giustamente ed altre no. Diciamo che ci siamo abituati a non meravigliarci di niente. Molti Comuni vicini sono sotto indagine, i preti sono sotto scorta, il commercio è morto, o meglio, il commercio su Corso Vittorio è decotto perché non attira clienti, perché poi il Vibo Center sembra florido, supermercati ne sono nati a iosa, le pizzerie e i ristoranti sono sempre pieni e per l’abolizione del reddito di cittadinanza non si è incazzato nessuno. Con le prossime elezioni cosa succederà? Niente. Ricorreremo sempre all’amico per il favore all’ospedale, al Comune, all’Inps, assisteremo all’Affrontata, riempiremo le chiese per le condoglianze quando muore un uomo di rispetto. Tutto qua, che vogliamo di più?», conclude Luciano Prestia.

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