Comunali a Vibo, il Movimento civico sulle strategie dei partiti: «Programmi poco chiari»
Il sodalizio analizza le azioni messe in campo da Pd, centro e centrodestra. Poi l’appello ai cittadini: «Votate i progetti non le persone»
«In questi giorni stiamo assistendo ad una querelle riguardante il candidato a sindaco ovvero colui il quale dovrà rappresentare l’intera cittadinanza vibonese, ma ad oggi i cittadini vibonesi non hanno ben chiaro il programma che, nei prossimi anni, dovrà essere realizzato». Lo affermano gli esponenti del Movimento civico vibonese che aggiungono: «Riteniamo che un candidato a sindaco, che desidera difendere il proprio territorio, deve possedere una serie di caratteristiche e qualità specifiche». Stilati alcuni punti chiave, ritenuti indispensabili:
- «Una leadership forte. Il sindaco deve essere un leader capace di guidare la comunità con determinazione e coraggio, mantenendo la calma anche sotto la pressione delle richieste di altre coalizioni, che, nel loro piccolo, vorranno realizzare dei progetti, magari compatibili con il programma del candidato a sindaco.
- Una visione a lungo termine: deve avere una visione chiara del futuro del territorio e delle sue esigenze a lungo termine, lavorando per preservare e migliorare la qualità della vita dei residenti. Aspetto che, ad oggi, non è chiaro e non programmato.
- Una competenza amministrativa: deve possedere competenze amministrative solide per gestire efficacemente le risorse del territorio, inclusi bilanci, pianificazione urbana, servizi pubblici e gestione delle emergenze. In pratica, una persona che non è condizionabile dalle scelte di altri solo per mantenere il proprio scranno.
- Una capacità di ascolto e coinvolgimento: è importante che il sindaco sia in grado di ascoltare le esigenze e le preoccupazioni dei cittadini, coinvolgendoli nel processo decisionale e promuovendo la partecipazione attiva della comunità. Ad oggi, nessuno si è espresso in tal senso.
- Una integrità e trasparenza: deve agire con integrità e trasparenza in tutte le sue azioni, garantendo che le decisioni siano prese nell’interesse pubblico e che vi sia un’apertura nel processo decisionale. La storia amministrativa vibonese ci ha insegnato che l’interesse pubblico viene dopo l’interesse privato e che i cittadini sono stati sempre esclusi da ogni decisione politico-amministrativo.
- Una capacità di negoziazione e diplomazia: spesso il sindaco deve collaborare con altre autorità locali, regionali o nazionali, nonché con enti privati e organizzazioni, quindi deve essere abile nel negoziare e nel costruire relazioni positive. Ci vorrebbe, quindi, una persona forte e di carisma, affinchè possa portare le istanze dei propri cittadini (o delle proprie liste coalizzate) agli organi competenti ed ottenere quanto viene richiesto.
- Una attitudine alla resilienza e alla risoluzione dei problemi: deve essere in grado di affrontare sfide e crisi in modo costruttivo, mantenendo la calma e cercando soluzioni innovative per proteggere il territorio e i suoi abitanti. Bisogna avere coraggio di avanzare proposte a favore dei cittadini vibonesi e richieste per dimezzare il possibile disavanzo economico.
- Un impegno per lo sviluppo sostenibile. Dovrebbe promuovere politiche e progetti che favoriscono lo sviluppo sostenibile, proteggendo l’ambiente, promuovendo l’equità sociale ed economica e garantendo una crescita armoniosa della comunità. Qui subentra la capacità non solo del sindaco, ma di tutta l’amministrazione. Equità sociale come un obiettivo fondamentale per la costruzione di una comunità sana e prospera, e un sindaco impegnato a difendere il proprio territorio dovrebbe lavorare attivamente per garantire che tutti i cittadini possano godere dei benefici di un ambiente giusto, inclusivo e solidale.
- Una agilità e adattabilità: deve essere in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e alle nuove sfide che possono emergere nel territorio, adottando strategie flessibili e innovative. Un sindaco che desidera proteggere il proprio territorio dovrebbe quindi lavorare per garantire che gli ambienti in cui vivono i cittadini siano sicuri, funzionali e adatti alle loro esigenze presenti e future. Questo implica non solo la creazione di politiche e infrastrutture adeguate, ma anche una leadership lungimirante e reattiva che sia in grado di adattarsi alle sfide e alle opportunità che si presentano nel tempo.
- Coraggio e determinazione. Infine, il sindaco deve avere il coraggio di prendere decisioni difficili quando necessario e la determinazione di perseguire gli obiettivi stabiliti per proteggere e promuovere il proprio territorio. Queste sono qualità indispensabili per un sindaco che desidera difendere e promuovere il proprio territorio. Queste qualità consentono al sindaco di affrontare le sfide con fiducia e di perseguire con fermezza gli obiettivi che portano al miglioramento e alla prosperità della comunità».
«Questa premessa ci impone delle considerazioni sulle ipotizzate candidature a sindaco per le prossime amministrative. Ad oggi, l’unico aspirante primo cittadino ufficializzato è Enzo Romeo (espressione del Pd vibonese) sostenuto da varie liste, che, scusateci per lo scetticismo, non sarà in grado di portare in porto il proprio programma culturale e programmatico, perché non può avere una leadership forte, in quanto dovrà gioco forza confrontarsi e adattarsi alle scelte politiche dei propri alleati e non può certo imporre le proprie scelte senza un preventivo consenso degli alleati. Ciò può avvenire una, due, tre volte ma nell’arco della legislatura dovrà inevitabilmente accondiscendere e consentire che altri prendano decisioni anche se da questi non condivisi. Il Centrodestra (diviso rispetto alle amministrative e regionali italiane) ancora non ha deciso (forse perché non hanno raggiunto un accordo o forse perché si è creato un vuoto interno) chi dovrà rappresentarlo alle prossime amministrative. Ad oggi era in campo l’uscente sindaco, ma dopo aver rinunciato dovranno trovare un candidato che possa essere in grado di fare da tramite alle diverse visioni di amministrazione della città. FI avrà un suo candidato come anche FDI. Pensare che da soli potranno essere vincenti, per noi, è pura utopia».
L’analisi prosegue: «Questo ci porta al Terzo Polo, il cosiddetto “Centro”. Questa coalizione, scusateci la franchezza, la riteniamo una pura accozzaglia. In esso convive la fazione di Vito Pitaro (che ha sostenuto la Limardo contribuendo alla sua affermazione); la fazione di Stefano Luciano, (Azione) costola provvisoria dell’Amministrazione Costa, federato con Mangialavori; quindi approdato nel Pd e che ha fallito contro la Limardo e, in questa fase, in riavvicinamento al centrodestra; la fazione della Lega di De Pinto (che però non presenta il proprio simbolo ma si presenterà come lista civica, come mascherarsi alla luce del sole); la fazione, persino, di Indipendenza (movimento creato da Gianni Alemanno) che, rifacendosi alla destra sociale e per un misero scarno comunale, si piega alle decisioni di altri; la fazione dei moderati, che a Vibo non hanno un grande seguito. Come il Centrodestra, di cui ancora non conosciamo il candidato a sindaco, anche se, indiscrezioni varie, indicano un nome improponibile, ma comunque legittimo se scelto in modo unanime dalle coalizioni facenti parte del progetto politico, che ad oggi non conosce nessuno. Non può conoscersi perché, viste le fazioni controverse, si baserà sul nulla». Il Movimento prosegue: «Allora, vi chiederete, perché questo nostro appello. Chiediamo ai cittadini di liberarsi dalle logiche familistiche, di votare non in base alle persone candidate (amici, parenti), ma sui progetti, sulla lungimiranza del programma che verrà proposto e leggere attentamente quali sono gli obiettivi, le proposte, le idee, in modo tale da preferire chi è colui il quale può rappresentare autorevolmente e difendere gli interessi del popolo vibonese. Noi del movimento civico vibonese siamo vigili, siamo in ascolto e, vista la stima che molti cittadini ci esprimono, ci riserviamo di entrare in campo e partecipare alle prossime amministrative, da cittadini protagonisti e attivi, slegati da logiche di potere e interessi, pronti a sostenere soltanto chi sarà capace di condividere la nostra idea di sviluppo e di proporre un programma credibile, incisivo e reale che sappia mettere al centro del suo progetto solo ed esclusivamente i cittadini».
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