Sistema bibliotecario vibonese, la politica regionale e nazionale di maggioranza risponde con le assenze
Silenzio per ora dalla Regione Calabria in ordine alla pesante situazione debitoria nella quale si trova il principale polo culturale del territorio. Avanzata l’idea di un tavolo tecnico per redigere un documento da portare all’attenzione di Roberto Occhiuto
La politica regionale e nazionale di maggioranza non risponde ed è assente nel momento più delicato per il Sistema bibliotecario vibonese. Alla riunione di ieri convocata per discutere le sorti del Sbv alle prese con debiti per quasi un milione di euro ai quali non riesce a far fronte, erano assenti sia i vertici della Regione, Roberto Occhiuto e il vicepresidente Giusy Princi – espressamente invitati al “tavolo” – sia il parlamentare di Forza Italia Giuseppe Mangialavori così come il consigliere regionale dello stesso partito Michele Comito. Assenze pesanti sottolineate ieri nel corso della riunione dal sindaco di San Nicola da Crissa, Giuseppe Condello, anche alla luce delle presenze invece dei consiglieri regionali di opposizione Antonio Lo Schiavo e Raffaele Mammoliti, così come del parlamentare del M5S, Riccardo Tucci. Ad illustrare la difficile situazione del Sistema bibliotecario vibonese è stato ancora una volta il presidente uscente (nonché sindaco di Ionadi), Fabio Signoretta, mentre il sindaco di Vibo Maria Limardo (stesso colore politico degli assenti), che nei giorni scorsi aveva proposto la liquidazione dell’ente (proposta che non ha incontrato il favore di molti sindaci) ha avanzato l’idea – sposata da tutti i presenti – della costituzione di un tavolo tecnico per portare un documento con delle proposte alla Regione Calabria che deve necessariamente farsi carico della situazione ed avanzare le proprie soluzioni. Ma al momento, con buona pace per un polo culturale tra i principali della Calabria (con un patrimonio librario di oltre 90mila volumi e 35 anni di storia), dalla Regione Calabria è arrivato solo il…silenzio. Per decisione unanime si è comunque decisa la costituzione di un comitato ristretto di sindaci, la cui nomina sarà delegata nella prossima Assemblea dei sindaci, la cui convocazione avverrà già nei prossimi giorni. La priorità è quella di non vanificare lo sforzo fatto nell’ultimo anno, che ha consentito la ricostruzione della situazione debitoria e l’approvazione di tutti i bilanci consuntivi mancanti.
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