Sistema bibliotecario vibonese: è il giorno della verità e del “tavolo” istituzionale
La politica chiamata a fare le proprie scelte per decidere il destino del principale polo culturale del territorio. La riunione convocata a Vibo a palazzo Santa Chiara
E’ il giorno della “verità” per il Sistema bibliotecario vibonese. Per oggi pomeriggio alle ore 16 è stato infatti convocato un “tavolo” istituzionale a Palazzo Santa Chiara al fine di prendere posizione sulle azioni da intraprendere e mettere in campo per salvare l’ente e assicurargli un futuro. Un incontro fortemente voluto dal Comitato di gestione che aveva già deciso di rimandare a data successiva la scelta del nuovo presidente. La politica è chiamata a fare le proprie scelte, dunque, per salvare un patrimonio di oltre novantamila volumi messi a disposizione dell’utenza in oltre 35 anni di storia. Al “tavolo” istituzionale sono stati invitati a partecipare al tavolo i due parlamentari del territorio Giuseppe Mangialavori di Forza Italia e Riccardo Tucci del Movimento Cinque Stelle, l’europarlamentare Denis Nesci, il presidente e la vicepresidente della Giunta Regionale della Calabria, Roberto Occhiuto e Giusy Princi, i consiglieri regionali del Vibonese Michele Comito (Forza Italia), Antonio Lo Schiavo (Liberamente Progressisti), Francesco De Nisi (Azione) e Raffaele Mammoliti (Pd), oltre che il presidente della Provincia di Vibo Corrado L’Andolina e i consiglieri provinciali attualmente in carica. A seguito del lavoro di ricostruzione amministrativa e contabile effettuato dal presidente uscente per fine mandato, Fabio Signoretta, la politica deve fare delle scelte: rilanciare il Sistema bibliotecario vibonese mettendogli a disposizione dei fondi e de finanziamenti per ripianare i debiti (ammontanti a quasi un milione di euro) oppure avviare l’ente alla chiusura e alla liquidazione come suggerito dal sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo. Ricordiamo che l’elezione del presidente era stata rimandata una prima volta dall’assemblea dei sindaci dei 21 Comuni aderenti al Sbv. In particolare nell’occasione erano presenti i sindaci: Anna Bartucca di Filadelfia, Domenico Petrolo di Rombiolo, Pantaleone Mercuri di Limbadi, Salvatore Solano di Stefanaconi, Giuseppe Condello di San Nicola da Crissa, Giuseppe Pizzonia di Francavilla Angitola, Pasquale Vivona di Gerocarne, Fabio Signoretta di Jonadi, Antonio Lampasi di Monterosso Calabro, mentre per il Comune di Vibo Valentia era presente il vicesindaco Pasquale Scalamogna. Allo stato, in ogni caso, nessuno vuol guidare il Sistema bibliotecario vibonese, altro argomento che dovrà essere discusso dal “tavolo” istituzionale. Nessuno si sente infatti in grado di amministrare un ente con una massa debitoria che mette a rischio la stessa funzionalità dell’ente che si ritrova non più in grado di pagare neppure l’affitto dei locali di palazzo Santa Chiara a Vibo Valentia, attuale sede del Sistema bibliotecario vibonese. Sarà interessante, inoltre vedere, quanti andranno a “sposare” l’idea del sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, che ha suggerito la strada della liquidazione del Sistema bibliotecario, e quanti invece non sposano tale proposta. Nei giorni scorsi, infatti, sull’argomento si è espressa la coordinatrice provinciale di Noi Moderati, Maria Rosaria Nesci, secondo la quale la liquidazione del Sistema bibliotecario vibonese proposta dal sindaco sarebbe «illegittima ed anche eticamente scorretta poiché in tal modo gli unici soggetti lesi sarebbero i creditori del Sistema bibliotecario». Senza un intervento regionale, in ogni caso, il Sistema bibliotecario vibonese rischia un definitivo tracollo e la città si ritroverebbe a perdere il principale polo culturale del territorio. Sistema bibliotecario vibonese vuol dire infatti anche la messa a disposizione per gli utenti di tantissimi film esattamente come una cineteca, oltre ad essere dotata di diversi laboratori per grandi e bambini. Un luogo capace di accogliere e ospitare persone diverse e di ogni età per studiare, suonare, giocare, imparare le lingue, disegnare e coltivare progetti culturali.
L’inchiesta della Procura di Vibo
Tra mancato pagamento dei canoni di locazione e altri tributi, il Sistema bibliotecario ha accumulato debiti per circa 600mila euro. Una parte di tali debiti è verso il Comune. Manca poi la rendicontazione degli ultimi tre anni (2020, 2021 e 2022) di gestione al pari dei bilanci, mentre la Regione Calabria ha chiesto indietro parte dei fondi erogati (circa 60mila euro) e non rendicontati.
E’ bene ricordare in ogni caso che il Comune di Vibo è il proprietario della struttura e dei locali che ospitano il Sbv ed era quindi il Comune a dover pretendere, negli anni, il corretto pagamento dei tributi da parte del Sistema Bibliotecario vibonese. E, dunque, chi doveva controllare e non l’ha fatto? Una risposta in tal senso la si attende dalle indagini aperte dalla Procura di Vibo, oltre che dalla politica atteso che, tra l’altro, è venuto fuori che il Sistema bibliotecario non pagava da tempo il canone concessorio pari a soli 15mila euro annui.
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