Teatro a Vibo e vendita dei biglietti, la minoranza mette sotto accusa l’assessore Fanelli
L’argomento affrontato dal segretario cittadino del Pd e da alcuni consiglieri comunali in Commissione consiliare. Contestato il numero dei posti riservati e la distribuzione affidata alla Pro Loco
E’ polemica a Vibo Valentia sulla gestione di vendita dei biglietti di ingresso per il primo spettacolo in programma domani al nuovo teatro con l’esibizione del duo comico Ale & Franz. Le critiche arrivano da quattro consiglieri comunali di minoranza – Marco Miceli (Vibo democratica), Silvio Pisani (M5S), Laura Pugliese (Pd) e Lorenza Scrugli – che nel corso di una seduta della Commissione consiliare non le hanno mandate a dire all’indirizzo dell’amministrazione comunale ed in particolare del sindaco e dell’assessore Giusi Fanelli. Non sono passate inosservate, infatti, le polemiche per l’acquisto dei biglietti andate in “scena” sabato a Palazzo Gagliardi, dove nel giro di un’ora, o poco più, tutti i biglietti erano già esauriti, pur avendo il teatro ben 541 posti e con buona pace di quanti si erano messi in fila. Anzi, alcuni cittadini – per come immortalato da un video – sono stati invitati in maniera brusca ad andare via da qualcuno accanto al sindaco autoproclamatosi “megafono dell’amministrazione comunale”. Una situazione per la quale è dovuta intervenire sul posto direttamente il sindaco, Maria Limardo, che poche ore dopo ha inviato una nota stampa agli organi di informazione per annunciare che – attesa la grande richiesta di biglietti il primo spettacolo al nuovo teatro – il duo Ale & Franz avrebbe offerto un secondo spettacolo con orario anticipato rispetto alla stessa “prima”: le ore 18.00 rispetto al già fissato appuntamento delle ore 21 di mercoledì 14 febbraio. Tutto a posto? Neanche per idea. “Su 541 posti disponibili, al numero 160 i biglietti erano già finiti. A chi sono andati – si domanda il segretario cittadino del Pd Francesco Colelli – gli altri posti? Passerellari ed amichetti di tutto il mondo, unitevi! La cultura non è di una élite, la cultura è di tutti. Il teatro è della città, non dell’amministrazione”. Dal canto loro, Miceli, Scrugli, Pugliese e Pisani nel corso dei loro interventi hanno chiesto in Commissione consiliare chiarimenti sulle “modalità di vendita dei biglietti”, così come sul perché vi siano nell’occasione “così tanti ingressi riservati che vanno ben oltre i consueti posti riservati alle istituzioni”. I quattro consiglieri di minoranza hanno anche invocato le dimissioni dell’assessore Giusi Fanelli “per via dell’improvvisazione con la quale è stata gestita la vicenda, mancando posti riservati ai disabili o agli over 65 come accade in tutti gli altri posti d’Italia”. Critiche anche per la mancanza di tariffe agevolate per gruppi o famiglie e per la vendita affidata alla Pro Loco. Pisani, dal canto suo, ha insistito – così come i Cinque Stelle nei giorni scorsi – sulla mancanza di un Regolamento inerente la gestione del nuovo teatro che rischia così di essere del tutto “discrezionale, tanto che le modalità di vendita dei biglietti – ha sostenuto Pisani – appaiono poco chiare”. Per Laura Pugliese, invece, “anche in questa occasione l’amministrazione Limardo è riuscita a distinguersi dagli altri Comuni d’Italia”. L’augurio è quindi che il prossimo spettacolo, previsto a marzo, sia gestito meglio della “prima” e che, soprattutto, gli interrogativi posti dai consiglieri di minoranza e da molti cittadini trovino risposte adeguate da parte dell’amministrazione comunale, magari con la convocazione di un Consiglio ad hoc sull’argomento.
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