Comunali a Vibo, Umanesimo sociale: «Il Pd non ci ha voluto nella coalizione»
Per il movimento guidato da Domenico Consoli il M5S e Liberamente progressisti hanno accettato un'imposizione quando invece esisteva un candidato a sindaco alternativo a Romeo
Ferma presa di posizione di Umanesimo sociale sulle elezioni comunali di Vibo Valentia e la formazione delle coalizioni ed alleanze politiche. «Umanesimo sociale prende atto delle dichiarazioni pubbliche provenienti dal centrosinistra e pronunciate con lo scopo di riallacciare il dialogo tra il nostro movimento e ciò che era in origine quel tavolo, tutto ciò senza un minimo cenno pubblico di autocritica ed alcun elemento di novità. Lo stesso tavolo, ricordiamo, si è disgregato – come noto ai suoi componenti, ma anche all’opinione pubblica – in ragione della pretesa egemonia del Partito democratico che da sempre ha inteso imporre il proprio candidato sindaco alle forze della coalizione, verosimilmente dallo stesso Pd considerate subalterne. Ravvisiamo, pertanto, una “captatio benevolentiae” successiva al documento, sottoscritto dalle più alte espressioni politiche territoriali dello stesso Partito democratico, attraverso il quale veniva rivolto un appello – strumentale a fini mediatici visto che l’intesa sulla ricomposizione dell’alleanza, ricaviamo dalle successive dichiarazioni a mezzo stampa degli interessati, era stata già raggiunta – al Movimento Cinque Stelle e a Liberamente progressisti, con l’obiettivo palese di negligere Umanesimo sociale e che questo avesse pubblica rilevanza. Umanesimo Sociale riafferma di avere le “mani e menti libere” e che intende muoversi per esplorare la possibilità di offrire alla città un’amministrazione seria, capace, onesta e competente dialogando con le forze politiche che diano ampie garanzie sul rispetto dei valori che costituiscono la ragion d’essere del movimento: democrazia, partecipazione, legalità, trasparenza. Alla luce della improvvisa convergenza con il Partito democratico sul candidato sindaco proposto dal Pd, dopo una inspiegabile conversione sulla via di Damasco, a poche ore da una riuscita iniziativa pubblica unitaria a Vibo Marina, la stampa chiede legittimamente perché M5S e Liberamente Progressisti abbiano perso così tanto tempo visto che la sintesi tra i diversi gruppi è intervenuta senza che nulla di nuovo si fosse verificato. Domanda legittima, che finora non ha affatto ottenuto repliche convincenti. Umanesimo sociale tempo, invece, non ne ha mai perso, perché è rimasto coerente su una posizione che precedentemente era comune: M5S e Lp hanno accettato un’imposizione e subiscono scelte effettuate da altri con metodi non condivisi dalla coalizione da loro abbandonata. Umanesimo sociale – che ha stipulato un patto per la città con il gruppo del consigliere Anthony Lo Bianco – ribadisce che contrariamente a quanto sostenuto dal alcuni, non risponde affatto al vero che non ci fosse mai stata alternativa al candidato sindaco proposto dal Pd. Un’alternativa molto credibile e in discontinuità con le logiche ataviche invece c’era, ed era gradita trasversalmente, ma atteggiamenti strumentalmente dilatori e auto-conservativi, accordi sotto banco e personalismi, hanno prima tentato di delegittimarla e alla fine hanno impedito che il tavolo la discutesse».
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