Comunali e provinciali a Vibo: il M5S si accoda al Pd e stringe un accordo politico-elettorale
Al fotofinish arriva il via libera dei Cinque Stelle vibonesi all’alleanza con il Partito democratico. Quattro mesi di “tira e molla” per capire di non essere in grado di percorrere strade alternative in mancanza di candidati e…voti
Quattro mesi di stucchevole “tira e molla” e alla fine anche il Movimento Cinque Stelle vibonese si accoda al Pd in mancanza di validi candidati alternativi da portare al “tavolo” della coalizione progressista. Dopo aver incassato il sostegno di Liberamente progressisti – che con il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo hanno ammesso l’inesistenza di altri candidati a sindaco di Vibo ad eccezione di Enzo Romeo (Pd) – arriva ora il via libera all’alleanza con il Partito democratico anche da parte del Movimento Cinque Stelle. L’accordo prevede un’alleanza anche per le imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale attraverso la formazione di un’unica lista tra Pd e M5S che dovrà essere depositata entro le ore 12:00 della giornata odierna. “Nel corso della riunione del gruppo territoriale di Vibo Valentia – fanno sapere dal Movimento Cinque Stelle – l’assemblea ha dibattuto su due ordini del giorno: elezioni provinciali ed elezioni comunali. Sul primo punto si è deliberato all’unanimità di concorrere al rinnovo del Consiglio provinciale in alleanza con il Partito democratico. Sul secondo punto, ossia le elezioni amministrative di Vibo, si è deciso a stragrande maggioranza di dare mandato al deputato Riccardo Tucci, nonché ai referenti territoriali Luisa Santoro e Michele Furci, di condurre le trattative per un accordo politico con il Partito democratico, con l’impegno di allargare la coalizione ad altre forze partitiche e civiche”. Su tale ultimo proposito – allargare la coalizione – vi è da dire che tale richiesta era stata avanzata inizialmente (sin dal mese di novembre) proprio dal Partito democratico, ma respinta dal M5S così come era stato invitato il Pd a ritirare la candidatura di Enzo Romeo. Al fotofinish si scopre invece oggi non solo la necessità da parte del M5S di “allargare la coalizione”, ma soprattutto l’assenza di nominativi da parte del Movimento Cinque Stelle da contrapporre alla candidatura di Romeo (l’unico nome fatto pubblicamente da Tucci rimane quello di Domenico Santoro il quale ha però sottoscritto a dicembre un documento proprio con Romeo per escludere candidati senza una valida esperienza politico-amministrativa alle spalle), così come Liberamente Progressisti di Antonio Lo Schiavo. Nel frattempo – in “barba” all’appello del M5S e di Liberamente progressisti ad allargare la coalizione – Umanesimo sociale di Domenico Consoli (l’altra forza politica iniziale del tavolo progressista) ha venerdì abbandonato i vecchi alleati (Pd, Liberamente progressisti e M5S) per stringere un “patto” politico-elettorale con il consigliere comunale Anthony Lo Bianco, guardando così al polo di centro. Oltre al dato politico che vede un parlamentare della Repubblica (Tucci) e un consigliere regionale (Lo Schiavo) costretti ad accodarsi alla proposta politica avanzata dal segretario cittadino del Pd, Francesco Colelli, e dal segretario provinciale dello stesso partito Givanni Di Bartolo (o Romeo oppure ognuno per fatti propri), rimangono le parole del deputato Riccardo Tucci nel corso di una conferenza stampa del dicembre scorso: “Il Pd deve capire che Enzo Romeo non è il messia e deve ritirare la candidatura a sindaco”. Meno di due mesi dopo lo stesso Tucci riceve ora mandato dal M5S di condurre le trattative per un accordo politico con il Partito democratico. Della serie: Romeo messia no, ma alleato da sostenere nella corsa a primo cittadino di Vibo sì. Ed anche questa è la politica in salsa vibonese.
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