Lavoratori precari al Comune di Vibo, Russo: «Sia data dignità lavorativa a queste persone»
L'esponente di Azione in Consiglio comunale fa il punto sulla situazione in cui versano le unità in forza all'ente e invita anche l'assessore Franzè a informarsi sui fatti in questione
“Tiene ancora banco la situazione degli ex lavoratori ex Legge 15 in forza al Comune di Vibo Valentia. Nonostante Calabria lavoro abbia stabilizzato queste unità ed abbia dato la possibilità agli enti utilizzatori, in questo caso anche il Comune di Vibo ad utilizzare queste unità a costo zero, nulla o quasi è cambiato per dare un pò di dignità lavorativa a queste persone”. E’ quanto afferma Giuseppe Russo, consigliere comunale di Vibo, esponente di Azione. “Ricordiamo che tali unità sono state stabilizzate a soli 14 ore settimanali da Calabria lavoro percependo un mensile che è oltre la soglia di povertà. Il Comune di Vibo, – prosegue Russo – così come già fatto al Comune di Jonadi, aveva inserito nei fondi di bilancio risorse per l’incremento di altre 10 ore settimanali a favore di queste unità che oggi contano di 4/5 lavoratori, previo nulla osta, giunto positivo, dall’organo Calabria lavoro, per ridare un pò di dignità lavorativa agli stessi dal gennaio 2024. Ovviamente con l’avvento dell’anno nuovo nulla è cambiato, – precisa il consigliere – perché i lavoratori sono rimasti collocati a sole 14 ore settimanali e dell’integrazione oraria sembra che gli uffici preposti abbiano dichiarato di averne dimenticato la procedura adottata e approvata per destinare le somme a chi sa chi o chi sa cosa”.
L’esponente di Azione aggiunge, inoltre, che “paradossale anche la risposta poco chiara rilasciata dall’assessore Franzè in sede di convocazione durante la Commissione consiliare preposta dove la situazione di questi lavoratori è apparsa ancora più confusa e sconcertante. Sono convinto che l’assessore abbia semplicemente riportato dati e informazioni ricevuti dai suoi uffici e quindi appare ancora più paradossole e surreale che neanche i dirigenti sappiano quel che dicono, oppure, come dice un vecchio detto “si fa gli sciocchi per non andare a combattere” che tradotto nella fattispecie equivale a “si fa finta di non sapere e non conoscere perché di questi lavoratori non ci importa nulla”, – chiosa Russo – dimenticando che questi lavoratori vengono impegnati all’interno dell’ente con mansioni che non gli competono e svolgono attività di forte interesse pubblico e con professionalità vista la loro decennale esperienza lavorativa all’interno dell’ente stesso”. Il consigliere, pertanto, invita l’assessore Katia Franzè “ad informarsi sulla reale situazione dei lavoratori ricordandole che quando sedeva ai banchi dell’opposizione insieme al sottoscritto si era battuta molto per la sistemazione degli stessi. Se poi la realtà è ben diversa – conclude – bisogna che la sua maggioranza, abbia il coraggio di ammettere una volta per tutte che del destino di queste unità non gli importi nulla, ma soprattutto abbia il coraggio e il dovere istituzionale di spiegare dove siano stati destinati i fondi previsti in bilancio relativi all’integrazione oraria degli stessi lavoratori”.
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