Mileto, il sindaco Giordano replica alle accuse di “Eppur si muove”
Il primo cittadino risponde al gruppo civico: «Lascino lavorare in pace la commissione prefettizia senza fare infondate insinuazioni e strumentalizzazioni»
Arriva a stretto giro di posta la replica del sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano, alle accuse rivoltegli dal gruppo civico “Eppur si muove” riguardo le dichiarazioni rilasciate in Consiglio comunale in ordine alla nomina della Commissione di accesso agli atti da parte della Prefettura di Vibo per accertare eventuali infiltrazioni mafiose nella vita dell’ente. «Vorrei rispondere, senza alcuna vena polemica – afferma il primo cittadino – che la mia amministrazione sa bene qual è il compito della commissione di accesso, che rispettiamo e nei confronti della quale ci siamo posti con assoluto spirito di collaborazione e di cui attendiamo fiduciosi le conclusioni. E’ anche vero, però, che in questi anni – aggiunge – a fronte di un’opposizione limitata alle poche presenze nel dibattito consiliare, ma anche di quelli già candidati e sostenitori di altre liste – alcuni dei quali addirittura compartecipi con l’azione dell’attuale amministrazione nell’organizzazione di apprezzati eventi e che oggi cercano di rigenerarsi in altri ruoli – la mia amministrazione ha subito attacchi violenti e “clandestini” di alcuni ben “noti-ignoti” personaggi, che si sono esplicitate in decine di articoli e denunce anonime e strumentali, frutto di odio rispetto all’azione sinergica della mia persona e della mia amministrazione, inviati alla Procura di Vibo e di Catanzaro, che non hanno prodotto il benché minimo effetto, se è vero che nessuna contestazione è stata mossa, né al sottoscritto né a tutti gli altri componenti della maggioranza». Giordano prosegue sottolineando che questa è una realtà incontestabile che, «in un territorio messo a soqquadro, dovrebbe essere una garanzia di buona e onesta amministrazione». Così come incontestabile è, a suo parere, «la continua, proficua, efficiente e disinteressata azione amministrativa messa in campo in questa consiliatura dalla mia amministrazione.
A fronte di ciò – rimarca – mi sarei aspettato che questa fase potesse essere superata con un dibattito dialettico tra le forze che vogliono proporsi a governare questa comunità, fondato sulla proposta alternativa a risolvere i problemi sociali e comuni. La speranza è l’ultima a morire. Invece, dalle prime uscite di questo “nuovo” gruppo, purtroppo, ci accorgiamo che si perseguono vecchi rituali, che anziché prendere le distanze da questi attacchi anonimi e biechi, e anziché fare concrete proposte e offrire alla comunità un programma elettorale alternativo, focalizzano l’attenzione sulle persone, e con il classico “dire e non dire”, con le piccole insinuazioni velate, cercano di isolarle per indebolirle dinanzi all’opinione pubblica, che invece in questi anni ha saputo apprezzare l’azione impegnata portata avanti come non mai a vantaggio di tutti». Detto ciò, il sindaco di Mileto si chiede a questo punto «cosa spinga questi soggetti, tutti diversi tra loro, essendosi presentati nelle precedenti elezioni in tre liste diverse e con tre proposte diverse, escludendo qualcuno che giustamente se ne sta fuori, a unirsi tra di loro». Infine il sindaco pone interrogativi su «quali siano i progetti alla base, essendo utile – conclude – che incominciassero ad esprimersi su questo terreno e a lasciare lavorare in pace la commissione prefettizia senza fare infondate insinuazioni e strumentalizzazioni».
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