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Lavori a San Calogero, l’opposizione: «Affidamenti diretti per migliaia di euro»

Il gruppo “Insieme per Crescere” contro l’operato dell’amministrazione Maruca: «Il Comune con la scusa dell’urgenza assegna lavori a trattativa diretta senza che la merce venga consegnata»

Lavori a San Calogero, l’opposizione: «Affidamenti diretti per migliaia di euro»
Il municipio di San Calogero

Nota del gruppo politico “Insieme per Crescere” sulle procedure amministrative al Comune di San Calogero. In particolare il gruppo di opposizione si sofferma su una nota della Suap della provincia di Vibo che ha “preteso la rettifica della determina 199/2023 del 30 ottobre 2023 che prevedeva una procedura negoziata senza bando la quale avrebbe garantito al Comune di San Calogero – spiega Insieme per Crescere – di interpellare cinque ditte a suo piacimento, previa manifestazione di interesse per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione, rigenerazione e messa in sicurezza del campo sportivo di San Calogero, che ammontano a circa 800mila euro. La Suap della provincia di Vibo infatti, con nota prot n 28948 del 8 novembre 2023, al fine di facilitare l’accesso a tutte le ditte – aventi i requisiti nel rispetto del principio di concorrenza, di imparzialità, di non discriminazione – ha preteso che l’appalto venisse assegnato con una procedura non gradita a questa amministrazione, ovvero l’invito a tutte le ditte e non ad un numero limitato. La novità procedurale a dir poco brillante che il gruppo “Insieme per Crescere” evidenzia tramite un post sui social e per la quale sarcasticamente si complimenta perché, “se ci avesse pensato prima, quando amministrava il paese, avrebbe snellito tante problematiche burocratiche”, riguarda la chiusura e rendicontazione dei lavori della Casa della Cultura, bene confiscato alla criminalità organizzata, su cui le amministrazioni passate – sottolinea Insieme per Crescere – hanno posto l’accento in maniera significativa, con reperimento dei fondi necessari e con la fine dei lavori che, causa covid, è slittata al 2023 con l’ovvio coinvolgimento dell’amministrazione Maruca che, trovandosi il piatto pronto, aveva l’onere, in oltre tre anni di amministrazione, solo di concludere e tagliare il nastro. Invece, giunti a dicembre 2023, mese in cui occorreva rendicontare le spese del progetto, poiché le procedure non sono state completate, si ricorre al famoso salvagente che tutto trasforma in lecito e plausibile e cioè l’urgenza che ha permesso di affidare direttamente forniture, lavori e servizi per svariate centinaia di migliaia di euro. Ciò è avvenuto, oltre che per i mobili per circa 140mila euro – e ancora non è stato consegnato nemmeno un tavolino visto anche che nella struttura manca ancora il pavimento – anche per la tribuna telescopica per circa 130mila euro e ancora non è stato impiantato alcun bullone. In pratica tutti, compresa la ditta appaltatrice, sono stati pagati per l’intero e i lavori non sono finiti, salvo la strana pratica dell’assegno circolare a garanzia, in pratica “ti pago, mi ritorni i soldi con assegno e quando finisci i lavori ti pago di nuovo”. Sembra un gioco di prestigio – sostiene Insieme per Crescere – attraverso cui il Comune con la scusa dell’urgenza, attraverso magie amministrative, assegna lavori a trattativa diretta senza che la merce venga consegnata. Ciò che è eclatante e che supera la contestatissima pratica di evitare le gare pubbliche, come ormai prassi consolidata al Comune di San Calogero, è il fatto che in questa specifica situazione le somme – ecco la genialata – sono state già corrisposte grazie al pagamento anticipato di fatture emesse ancor prima della fornitura di beni e servizi. Molti si sono quindi chiesti: in futuro il Comune di San Calogero come potrà contestare la non avvenuta fornitura visto che la fattura è stata già pagata mentre la merce ed i servizi ancora non sono stati consegnati? Ebbene l’amministrazione comunale di San Calogero ha pensato anche a questa eventualità in quanto ha richiesto alla ditta – sostiene ancora il gruppo Insieme per San Calogero – un assegno circolare a garanzia delle forniture che avverranno in futuro e che ha trovato copertura dalle somme che lo stesso Comune ha versato in anticipo. Sorge spontanea un’altra domanda: nella fattura emessa, e soprattutto già pagata, quali beni sono stati elencati visto che ancora il tutto deve essere consegnato? Sembra una procedura assai contorta e contestabile che si spera non conduca ad ulteriori spese. Di sicuro un modus operandi che, se normato, creerà un precedente e conferisce un gran potere nelle mani degli amministratori. Nel caso specifico avrebbe, semmai, dovuto portare qualche vantaggio alle attività del luogo, anche perché da sempre San Calogero vanta una tradizione di imprese nel settore. Quale chiosa occorre rimarcare l’insipienza dell’attuale amministrazione – conclude il gruppo Insieme per Crescere – che sembra ormai disinteressarsi del territorio in cui vive e che sembra mirare solo alla gestione degli incarichi, delle forniture non fornite ma pagate e all’assegnazione di servizi che, giustificati dal loro peggioramento, danno la possibilità di incrementare le spese, senza che però la cittadinanza veda alcun miglioramento, su tutte il servizio idrico. In poche parole si è in presenza di una amministrazione masochista che opprime i cittadini con le sue manchevolezze per giustificare procedure che garantiscono il guadagno a pochi eletti”. 

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