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Eventi di Natale non tenuti a Vibo, Scuglia: «Questione di poco conto il mezzo usato per comunicare le variazioni»

La replica del segretario generale del Comune e la nostra risposta: «Errore culturale e di metodo»

Eventi di Natale non tenuti a Vibo, Scuglia: «Questione di poco conto il mezzo usato per comunicare le variazioni»
Corso Vittorio Emanuele III a Vibo e nel riquadro Domenico Libero Scuglia
Piazza Municipio, Vibo Valentia

Arriva la replica del segretario generale del Comune di Vibo Domenico Libero Scuglia (che è anche dirigente ad interim del settore Cultura) rispetto al nostro articolo dal titolo “Il Natale a Vibo tra eventi pagati e poi non tenuti e la comunicazione affidata ai soli social” (LEGGI QUI: Il Natale a Vibo tra eventi pagati e poi non tenuti e la comunicazione affidata ai soli social). Scuglia tiene quindi a precisare che riguardo allo Spettacolo di Marco Bocci “il Comune di Vibo Valentia ha impegnato e successivamente liquidato la somma di euro 14,300. Si rende noto che lo stesso entourage dell’artista, su richiesta dell’amministrazione, ha provveduto immediatamente a restituire per intero la somma corrisposta per via dell’evento non tenutosi per un impedimento, dovuto a motivi di salute, di Marco Bocci. Spettacolo musicale del coro gospel: il Comune di Vibo Valentia ha pubblicato la determina di impegno spesa, ma nessuna liquidazione è avvenuta e quindi nessuna somma è stata corrisposta per eventi non tenuti. Né, nel caso specifico, per il concerto gospel, né per altri eventi che non abbiano avuto luogo. Quanto, infine, alla comunicazione degli eventi, il Comune di Vibo Valentia ha annunciato con apposito comunicato corredato da locandina il cartellone delle manifestazioni per le quali ha curato l’organizzazione o offerto il proprio patrocinio alle associazioni promotrici. È a dir poco pretestuoso, quindi, ritenere l’amministrazione responsabile di eventuali slittamenti del programma dei singoli eventi. Così come appare questione di poco conto la discussione sul mezzo utilizzato per comunicare eventuali variazioni, che sia il profilo social del consigliere delegato allo Spettacolo (non di un semplice cittadino) o un comunicato stampa. Dispiace dover leggere ancora una volta articoli e interrogativi di questo tipo, per i quali sarebbe bastato chiedere o informarsi per ottenere risposta senza lanciare roboanti accuse al solo scopo di mettere in ombra la correttezza dell’operato dell’amministrazione comunale”. [NOSTRA RISPOSTA IN BASSO]

Sin qui la nota del dirigente Scuglia. Al netto del suo dichiarato “dispiacere” rispetto alla lettura di alcuni nostri articoli e di quelle che a suo avviso sarebbero “roboanti accuse” (e tralasciamo il suo personale convincimento sullo scopo della nostra libera informazione), preme solo evidenziare quello che riteniamo un errore culturale e di metodo che si evince dalla sua risposta. Per lo spettacolo di Marco Bocci, infatti, apprendiamo solo ora dalla sua replica che l’entourage dell’artista, “su richiesta dell’amministrazione, ha provveduto a restituire per intero la somma corrisposta”. Una notizia che meritava di essere comunicata (dall’amministrazione comunale, si intende) esattamente come fatto con la divulgazione dell’evento (così avviene in tutto il mondo).
Riguardo invece al mancato spettacolo gospel, in nessun passaggio abbiamo scritto di corresponsione delle somme (la circostanza è palmare), ma abbiamo parlato di stanziamento delle somme (come da determina del dirigente Scuglia numero 2733). Certo, resta da capire, a questo punto, perché nel caso di Marco Bocci la liquidazione è avvenuta prima dell’evento (come da determina a firma di Scuglia numero 2666 del 15 dicembre) a differenza degli eventi del “Magico Natale” (spesa complessiva del Comune ammontante a 50mila euro) per i quali lo stesso Scuglia ha tenuto a precisare che nessuna somma è stata corrisposta per “eventi che non abbiano avuto luogo”. Infine, contrariamente a quanto inteso dal segretario generale, non abbiamo mai scritto di amministrazione responsabile degli slittamenti degli eventi ma di mancata comunicazione da parte del Comune e qui, a nostro avviso, l’errore culturale e di metodo. Errore culturale perché a noi pare, anche dalla risposta del segretario, che al Comune di Vibo manchi totalmente la “cultura della comunicazione”, atteso che non spetta di certo al cittadino (e quindi al giornalista) andare a chiedere in giro i motivi del perché un evento è saltato, ma spetta invece allo stesso Comune darne notizia nello stesso modo (e qui l’errore di metodo) con il quale è stato annunciato il cartellone attraverso apposita locandina (e quindi con un comunicato stampa). Contrariamente a quanto pensa il segretario del Comune di Vibo, non spetta infatti al giornalista o al cittadino “inseguire” il profilo social denominato “Schiavello Antonio” che resta privato e di semplice cittadino (e non certo un profilo istituzionale) sin tanto che a tale denominazione non viene almeno aggiunta la dicitura di “consigliere comunale di Vibo delegato allo Spettacolo”, allo stesso modo – del resto – di quanto realizzato dal sindaco che, oltre al proprio profilo Facebook personale, dispone di quello denominato “Maria Limardo Sindaco”. (G.B.)

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