Comune di Vibo e dissesto: «Ministero certifica incapacità dell’amministrazione Limardo di risanare i conti»
Noi con l’Italia, Azione, Udc, Italia Viva, Italia nel Meridione, Concretezza, Vibo ed Identità spiegano il perché l’intervento del Governo si è reso necessario dopo la bocciatura del Piano di riequilibrio del Comune da parte della Corte dei Conti e motivi per i quali ci si trova dinanzi «ad una vera debacle che sancisce l’assoluta incapacità politico-amministrativa del sindaco medesimo e dell’assessore al bilancio»
“Il sindaco di Vibo Valentia, ancora una volta, in merito ai conti pubblici, mente ai cittadini sapendo di mentire. Ed infatti, ciò che lo stesso, in una conferenza stampa, ha definito un risultato storico, invero rappresenta una vera debacle che sancisce l’assoluta incapacità politico-amministrativa del sindaco medesimo e dell’assessore al bilancio. Oggetto della conferenza stampa, d’altra parte, è la trasmissione del decreto ministeriale di approvazione delle misure ex art. 268 Testo Unico Enti Locali, vale a dire un decreto che si è reso necessario per risanare i conti pubblici in mancanza di un’azione amministrativa dell’ente idonea a tal fine”. E’ quanto spiegano in una notai rappresentanti ed i consiglieri comunali dei seguenti partiti e movimenti civici: Noi con l’Italia, Azione, Udc, Italia Viva, Italia nel Meridione, Concretezza, Vibo ed Identità. “La fantasiosa ricostruzione del sindaco deve, quindi, essere necessariamente smentita, sia fattualmente che documentalmente, non già perché ci si vuole opporre in modo pregiudiziale alla giunta ed allo stesso sindaco ma per il dovere di trasparenza e di verità che ogni rappresentante istituzionale deve rispettare nell’interesse esclusivo dei cittadini. A tal proposito, dunque, corre l’obbligo di ribadire, ancora una volta, che il citato decreto ministeriale fa espresso riferimento alle misure di cui all’art. 268 Tuel, che, a sua volta, disciplina le ipotesi in cui occorre risanare gli enti locali che si trovano in squilibrio strutturale di bilancio attraverso misure straordinarie indicate direttamente dal Ministero, poiché l’ente medesimo non lo ha fatto da sé. In altri termini, il provvedimento che è stato notificato al sindaco, non è un “salva Vibo” ma è il tipico provvedimento che per legge si indirizza a quegli enti locali che, anche dopo la chiusura di un primo dissesto, hanno continuato a mantenere uno stato di grave squilibrio finanziario – che nel caso di specie è tale da definirsi dissesto funzionale – e che non sono stati in grado di risanare. E così, è indiscusso che le misure straordinarie adottate dal Ministero dell’Interno per il Comune di Vibo si siano rese necessarie sol perché l’amministrazione comunale non è riuscita a risanare autonomamente i conti dell’ente ed anzi ha mantenuto, senza soluzione di continuità, uno stato di dissesto per come espressamente ed incontrovertibilmente dichiarato dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti. Le misure straordinarie in parola, peraltro, diversamente da quanto il sindaco tenti di far sembrare, non sono rappresentate da fondi versati dal Ministero nell’interesse del Comune bensì da atti seriamente restrittivi che comporteranno un serio aggravio di spese a carico degli stessi cittadini, con aliquote, su ogni genere di tributo, che dovranno essere aumentate. Da ciò si trae, quindi, una sola considerazione e cioè che l’attività di risanamento dei conti del Comune di Vibo Valentia, più volte paventata dall’amministrazione in carica, in realtà non è mai avvenuta tanto che il Ministero ha imposto con il decreto in discussione, le misure da adottare a tal fine.Dalla vicenda in esame, si evince, in definitiva, che l’incapacità e l’irresponsabilità del sindaco e della giunta hanno determinato il perdurare delle difficoltà finanziarie (in proposito occorre rammentare anche la bocciatura del Piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti). Di fronte a tale realtà occorre un atteggiamento serio e costruttivo e non sono invece tollerabili toni trionfalistici funzionali ad una campagna elettorale che evidentemente il sindaco ha già iniziato. Per Vibo Valentia sono tempi difficili ed i cittadini hanno bisogno di amministratori capaci di lavorare per il bene collettivo con serietà, sobrietà, educazione e rispetto per il prossimo. Alla luce di queste brevissime considerazioni che non temono alcuna smentita e che si è pronti a meglio specificare in un confronto diretto con il sindaco e con l’assessore al Bilancio, appare chiaro che la Limardo, così come chi l’ha accompagnata in conferenza stampa, non meriti alcuna fiducia da parte della cittadinanza, continuamente presa in giro da chi, invece, avrebbe dovuto garantirne la tutela”. [IN BASSO IL DECRETO MINISTERIALE]
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