Natale a Vibo, Stefano Soriano: «Tanti annunci, poca sostanza e una città che soffre»
Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale: «A pochi passi dalla nostra bellissima città, invece, Tropea, Serra San Bruno e Nicotera, brillano di luci e iniziative»
Ai più sanno di festività natalizie in tono minore: pochi appuntamenti in piazza, luminarie accese solo per alcune ore al giorno, mancanza dei tradizionali mercatini di Natale e, soprattutto, nessun albero natalizio in piazza Martiri d’Ungheria. Questo il quadro a Vibo Valentia per le festività del 2023, “una tristezza glaciale, che costa cara” commentano alcuni residenti ai quali si aggiunge Stefano Soriano, capogruppo del Pd in Consiglio comunale che afferma «anche quest’anno come ogni anno tanti annunci, poca sostanza, e mentre a pochi passi dalla nostra bellissima città, Tropea, Serra San Bruno ma anche Nicotera brillano di luci ed iniziative Natalizie, Vibo soffre». L’esponente dem precisa che il suo «non vuole essere un attacco sterile e strumentale a questa amministrazione comunale ma una considerazione razionale su un problema che è quello della valorizzazione della città che il sindaco e la sua maggioranza non è riuscita non solo a risolvere ma proprio ad affrontare. “È tempo che la città si riappropri dei suoi valori tradizionali, del rapporto di vicinato, della “piazza” intesa come luogo di incontro, di memoria storica, di continuità generazionale, di piacevolezza di frequentazione, specialmente di attrattività e richiamo di flussi: obiettivi raggiungibili con la generale attuazione del programma”, questo era quanto il sindaco affermava nel suo programma. Parlava di obiettivi raggiungibili, di valorizzazione del salotto buono della città con riferimento ‟all’asse che corre da piazza Martiri di Ungheria, Corso Vittorio Emanuele, Corso Umberto I e zone adiacenti che chiede solo di essere ulteriormente valorizzato e reso appetibile per attrarre brands di alto livello differenziandosi dal centro commerciale e per assurgere a centro di eccellenza diretto a soddisfare esigenze emozionali di una clientela selezionata la cui discriminante per gli acquisti non sia il prezzo ma la qualità”. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, purtroppo».
Il consigliere entra così nello specifico del cartellone natalizio ideato dall’amministrazione Limardo e osserva: «Penso che nessuno abbia la bacchetta magica e tuttavia penso che riproporre nel programma natalizio, tanto per riempirlo, per ben sette volte gli zampognari, tre volte la zeppolata, tre volte la tombolata ed una volta la castagnata, non serva in alcun modo a riportare la gente nella città di Vibo Valentia ma attesti solamente la mancanza totale di idee vere per rilanciare e valorizzare la città. Sia ben chiaro non ce l’ho con gli zampognari che personalmente apprezzo moltissimo, ma questo deve essere la cornice di un quadro non il quadro stesso. Ed allora – aggiunge Soriano – penso che un‘amministrazione che davvero vuole rilanciare la propria città deve programmare per tempo, e che le iniziative di Natale si pensano a settembre, appena terminata la stagione estiva e quelle estive si iniziano a costruire a gennaio e in mezzo si fa di tutto per pubblicizzare in tutta Italia ed anche oltre i riti della settimana santa vibonese che culminano con l’Affruntata della domenica. Penso che se davvero si vuole valorizzare la città si dovrebbero organizzare i mercatini natalizi in modo fisso e stabile lungo il lungomare di Vibo Marina facendo una manifestazione di interesse già in estate, e migliorando ogni anno rispetto al precedente, perché la storicizzazione di un evento ben riuscito lo rende conosciuto ed appetibile a tutti. Penso che basterebbe illuminare la villa comunale con delle “luci d’artista” come ha fatto Salerno nella propria villa comunale per renderla una meraviglia per gli occhi ed attrattiva per la città». E ancora, il capogruppo del Pd: «Immagino un centro storico dove ogni anno compaiono delle luminarie a tema che migliorano e si moltiplicano l’anno successivo. E si può state tranquilli che le luminarie ed i mercatini si ripagherebbero da soli, con tutto quello che ne deriverebbero in termini di indotto commerciale e turistico. Laddove non si riesce ad inventare basta copiare, poi magari con il tempo diventi anche originale ma per il momento servirebbe questo alla nostra città. Concludo invitando tutti i cittadini ad acquistate i regali nei negozi della nostra città. Facciamo quadrato, riscopriamo il nostro orgoglio di cittadini vibonesi creando sinergie positive tra di noi ed aiutando anche in questo modo la nostra città a ripartire. Non servono programmi immensi e libri dei soni irrealizzabili, serve programmazione che è tutto ciò che a questa amministrazione è mancata».
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