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Autonomia differenziata, Mancuso e il centrodestra a difesa di Occhiuto: «Dal Pd sterili polemiche»

Il presidente del Consiglio regionale e i capigruppo consiliari: «La Calabria è stata ignorata dai governi nazionali e regionali durante i quali si sono accumulati ritardi»

Autonomia differenziata, Mancuso e il centrodestra a difesa di Occhiuto: «Dal Pd sterili polemiche»
Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso

«Contrariamente al Pd, che sulle riforme di cui il Paese ha necessità si ostina a opporre pregiudiziali dinieghi nella speranza che nulla cambi, il presidente Occhiuto ha l’atteggiamento serio, informato e giusto di chi, per la Calabria ignorata dai governi nazionali e regionali di centrosinistra durante i quali ha accumulato ritardi e visto aggravarsi esponenzialmente i divari col resto del Paese, avverte la responsabilità di ottenere risultati. Imbastire, giorno dopo giorno, polemiche sterili e mai, come avviene per l’autonomia differenziata e non solo, di merito e contenuti, non aiuta la Calabria e il Sud». Lo affermano, in una nota congiunta, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e i capigruppo consiliari di centrodestra.

«Il presidente Occhiuto e il centrodestra calabrese – è detto nella nota – condividono la corretta applicazione dell’autonomia differenziata, inserita nella Costituzione dal centrosinistra, non per obblighi di scuderia, ma perché si è convinti che, contemplando la definizione e il finanziamento dei Lep, nonché il fondo perequativo per i territori con minore capacità fiscale, potrà essere utile al Paese e al Sud. Circa gli illusionismi che Pd e centrosinistra riservano ad ogni problematica (sanità, istruzione, sviluppo) per ingraziarsi l’elettorato di riferimento, siamo sicuri che i cittadini sanno ben valutare la distanza abissale che separa il nullismo progettuale del Pd dalle esigenze reali della società. È stupefacente, infine, apprendere che politici del Pd che in Calabria hanno governato per intere legislature senza risolvere una sola questione, di colpo si spaccino per tribuni senza macchia e senza paura, armati di slogan generalisti ed evanescenti». «Può darsi che lo facciano – riporta ancora la nota – perché non hanno le competenze necessarie per interpretare le dinamiche economiche e sociali in un contesto di cambiamenti accelerati che richiede studio e analisi ponderate, o semplicemente perché hanno urgenza di farsi accettare nelle schiere di un Pd incanalato in un’irreversibile deriva populista, ma è un imbroglio troppo evidente perché qualcuno possa cascarci».

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