Provincia di Vibo: decaduto il consigliere Vito Pirruccio, ecco chi dovrà subentrare
Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose degli organi elettivi del Comune di Capistrano ha conseguenze anche sul Consiglio provinciale convocato pure per l’approvazione del tanto discusso Piano di dimensionamento scolastico
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E’ decaduto anche dalla carica di consigliere provinciale a Vibo Valentia il vicesindaco di Capistrano, Vito Pirruccio. Gli organi elettivi di Capistrano sono stati infatti sciolti per infiltrazioni mafiose dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Interno e, dunque, in Consiglio provinciale è necessario procedere alla surroga di Vito Pirruccio. Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado L’Andolina, ha infatti convocato per giovedì 9 novembre alle ore 9,30 presso la sala consiliare dell’ente il Consiglio provinciale in seduta ordinaria per la trattazione di diversi punti all’ordine del giorno ed il primo di essi riguarda proprio la surroga del consigliere provinciale Vito Pirruccio. Al suo posto entrerà in Consiglio provinciale Marilena Briga, vicepresidente del Consiglio comunale di San Gregorio d’Ippona. Gli altri punti all’ordine del giorno del Consiglio provinciale interessano: l’approvazione del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi; l’approvazione della variazione al programma triennale dei lavori pubblici 2023/2025; la ratifica alla variazione di bilancio approvata con deliberazione del presidente del 6 ottobre scorso; il riconoscimento di debiti fuori bilancio e piano finanziario di copertura; approvazione del Piano di dimensionamento scolastico, programmazione dell’offerta formativa e riorganizzazione della rete scolastica della Provincia di Vibo 2024/2025; comunicazioni del presidente.
Ritornando al consigliere provinciale di Forza Italia, Vito Pirruccio, vi è da dire che sul suo conto l’allora presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra – oltre a sottolineare il fatto che è stato assessore di Capistrano nella prima giunta guidata dal sindaco Marco Martino e poi promosso vicesindaco nella seconda giunta del giugno dello scorso anno (organi elettivi ora sciolti a Capistrano per infiltrazioni mafiose) – è cugino di primo grado di Nensy Chimirri, quest’ultima già compagna di Emanuele Mancuso e figura posta al centro della relazione di scioglimento di Capistrano per i suoi “guai” giudiziari, la scelta di non seguire il compagno nella collaborazione con la giustizia (anzi cercando di ostacolare la decisione di Mancuso) e poi per alcuni messaggi via telefono scambiati con il sindaco (ormai ex) Marco Martino. Da ricordare che il 13 settembre scorso il consigliere provinciale Vito Pirruccio (Forza Italia) aveva espresso in aula voto contrario al bilancio previsionale della Provincia poi passato con quattro voti favorevoli e due contrari.
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