Vibo, attacco di Miceli all’amministrazione Limardo: «Ha condotto la città nel baratro»
Per il consigliere comunale «lo stato di degrado e abbandono che caratterizza il centro e le frazioni non ha eguali», condizione che «priva di dignità e libertà i vibonesi»
«A distanza di oltre quattro anni dal proprio insediamento, l’amministrazione di centrodestra che è stata posta alla guida della nostra città, ha dimostrato la propria assoluta incapacità a migliorarla. Anzi, a onor del vero, lo stato di degrado e completo abbandono che caratterizza sia il centro cittadino che le frazioni, probabilmente, non ha, ne ha mai avuto, eguali, come testimonia il fatto che Vibo Valentia è agli ultimi posti di tutte le classifiche che mettono a confronto le città d’Italia sotto vari profili: qualità della vita, viabilità, occupazione, occupabilità e via discorrendo». E’ impietoso Marco Miceli, consigliere comunale (Vibo Democratica), nei confronti della Vibo guidata dal sindaco Maria Limardo. Per Miceli, l’attuale amministrazione sarebbe, in sostanza, ben lontana dal raggiungere la sufficienza «neppure i molteplici rimpasti di giunta e i “balletti” delle deleghe che hanno movimentato l’esecutivo – ha proseguito il consigliere – hanno apportato miglioramenti. Tutt’altro, il baratro in cui hanno condotto la nostra città sembra sempre più profondo. Esemplificativa, a tale riguardo, è la totale inerzia che è stata mantenuta per quanto attiene all’abbattimento delle barriere architettoniche, di cui Vibo è disseminata ogni giorno di più. Nonostante il sottoscritto, abbia proposto in data 8 luglio 2020 un ordine del giorno, approvato all’unanimità, avente ad oggetto la predisposizione dei Peba e dei Pau, in ossequio alle Leggi 41/1986 e dalla legge quadro n. 104 del 1992, ad oggi, della redazione dei Piani non vi è traccia alcuna. I fondi messi a disposizione dallo Stato, che avrebbero potuto essere utilizzati anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche, si è preferito usarli, ad esempio, per asfaltare viale della Pace, che tra l’altro è caratterizzato ancora oggi da marciapiedi pressocchè impraticabili, divelti in più punti, disseminati da ostacoli di ogni tipo (radici di piante che fuoriescono dal suolo, sterpaglie e rifiuti) e assolutamente privi di scivoli in corrispondenza delle strisce pedonali».
E ancora, Miceli: «Si è deciso di intervenire in via Parodi, nella frazione Marina, allestendo una “rampa”, che avrebbe dovuto costituire un ausilio per la percorribilità della stessa, che non rispetta i requisiti imposti dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche e che in realtà rappresenterebbe invece una situazione di pericolo anche per un atleta paralimpico di corsa in carrozzina». L’analisi del consigliere prosegue soffermandosi sul livello dell’offerta dei servizi pubblici locali e la qualità della vita: «Si è scelto di “investire” sul “servizio” bike sharing, quando era prevedibile, con un grado di probabilità prossimo alla certezza e come i fatti hanno dimostrato, che le biciclette messe a disposizione dal Comune sarebbero rimaste abbandonate a sè stesse, – afferma – a prendere polvere, presso le relative stazioni. Del resto, non sarebbe potuto accadere diversamente, in una città che, oltre a non possedere piste ciclabili, ha un manto stradale sul quale buche e “voragini” si susseguono senza fine e non ha marciapiedi fruibili. Senza considerare che, anche in punti nevralgici della città, gli stessi mancano completamente: esemplificativo, in tal senso, il “caso” di via Santa Ruba, percorsa quotidianamente da centinaia di persone, studenti in primis, costretti a districarsi tra buche e sterpaglie, sperando di non essere travolti dalle numerose auto che, a loro volta, ne usufruiscono per spostarsi dalla periferia al centro cittadino e viceversa».
Insomma, per l’esponente di Vibo Democratica in Consiglio comunale, la città amministrata dalla Limardo sarebbe decisamente peggiorata «ebbene, tanto costituisce solo la minima parte del quadro desolante offerto dalla nostra città, che mai come oggi è stata ridotta ad una condizione di degrado divenuta davvero inaccettabile per i vibonesi, – conclude – di fatto privati di dignità e libertà. La necessità di intraprendere un serio percorso di iniziative a tutela dei più elementari diritti dei cittadini vibonesi è divenuta ormai improcrastinabile pertanto, in vista delle prossime elezioni amministrative è fondamentale favorire la coesione di un campo il più largo possibile che possa essere rappresentativo per tutti i cittadini che vogliono un’alternativa valida e credibile alle amministrazioni che si sonno susseguite negli ultimi decenni».
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