Comunali a Vibo, il M5S: «No a fughe in avanti sul sindaco e a liturgie democratiche apparenti»
Michele Furci sottolinea che i Cinque Stelle hanno costituito un’area progressista alternativa «con soggetti politici reali» come Pd, Liberamente Progressisti e Umanesimo Sociale. Per l’individuazione del primo cittadino, ad avviso dei pentastellati, c’è bisogno che «la comunità di riferimento interiorizzi nel suo insieme la portata della novità politica»


“Il M5S festeggia i suoi 14 anni e, grazie al peso elettorale raggiunto, rilancia la sua presenza organizzata. In ragione di ciò, la posizione del M5S in merito alla scelta del candidato a sindaco di Vibo Valentia, forte di un’impostazione straordinariamente innovativa che ha originato la sua soggettività politica nazionale e locale, è estremamente chiara e coerente con la sua storia. E proprio perché è tanta evidente la novità politica di cui è portatore ad ogni livello, la comunicazione talvolta tende a sminuirne la sua portata con un palese tentativo di omologare l’agire del M5S alle tradizionali ritualità politiche di schieramenti fittizi”. E’ quanto dichiara Michele Furci, rappresentante territoriale di Vibo Valentia del Movimento Cinque Stelle. “Il presidente Giuseppe Conte e i dirigenti a ogni livello continuano a dire con forza che il M5S non appartiene ad alcun centrosinistra, precisando quindi che non “fa parte della ditta”, poiché questa forza politica si colloca in una vasta area progressista alternativa, innovativa e con una agenda sociale in primo luogo. Qualcuno, anche a livello locale, invece vorrebbe far passare l’idea che il M5S è uguale alle tradizionali strutture politiche e, dunque, alle liturgie rissose e inconcludenti di fantomatiche coalizioni, che tante volte si sono costituite in particolare a Vibo Valentia per conquistare vanamente il potere. Chi pensa questo si sbaglia molto, giacché la plurale comunità progressista di cui è forza fondamentale costituente, finora con ammirevole tensione politica e culturale, ha costruito un’area che fa perno su quattro soggetti politici reali: M5S, Pd, Liberamente Progressisti e Umanesimo Sociale. Questo aggregato – sostiene Furci – costituisce un laboratorio politico del tutto inedito nel panorama regionale e nazionale, perciò va salvaguardato da qualunque insidia e fuga in avanti di chicchessia. Al contrario, chi pensa di svilire il grande lavoro portando avanti con abnegazione, soprattutto nei contenuti e nel metodo di condivisione di un progetto nuovo per Vibo Valentia e la Calabria, rischia di rimanere isolato e comunque fuori della portata strategica di questo innovativo laboratorio politico e ideale. Il lavoro di tanti mesi, che ha puntato in primo luogo a elaborare il documento dei “Principi per una Alternativa Comunale”, propedeutico all’elaborazione di un vero programma comunale innovativo e fattivo per la popolazione del comune capoluogo, non ammette tempistiche riduttive e men che meno scorciatoie con liturgie democratiche apparenti. L’esercizio della democrazia è una cosa seria e, per essere praticato realmente, la comunità che l’attiva ha bisogno della certezza di un’anagrafe elettorale. L’individuazione del candidato a sindaco, e di una solida maggioranza degna di fare squadra vincente contro l’attuale inconcludente schieramento delle destre vibonesi, ha bisogno perciò – ad avviso di Michele Furci – che la sua comunità di riferimento interiorizzi nel suo insieme la portata della novità politica di cui questa comunità progressista vibonese è portatrice. Il M5S, grazie al grande lavoro svolto finora dall’insieme dei suoi aderenti e dai suoi protagonisti istituzionali, è impegnato anche a Vibo Valentia a costruire con serietà e coerenza un progetto politico alternativo. Non intende in alcun modo perciò percorrere strade alla vecchia maniera. E proprio perché ha rispetto delle posizioni di tutte le forze politiche e anche degli opinionisti di cui difende a tutti i livelli la loro libertà di espressione, rigetta al mittente qualunque iniziativa impropria che, goffamente, tenderebbe a svilirne la pratica innovativa della democrazia interna partecipata. Una democrazia, quella praticata dal M5S, con cui si è avvalso per scegliere i suoi candidati e i suoi gruppi dirigenti. E con questo spirito innovativo e inclusivo che continueremo a lavorare con l’insieme delle forze del mondo progressista vibonese”.
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