venerdì,Ottobre 18 2024

Infrastrutture, nasce a Tropea il “Comitato ponte e libertà” Calabria

Gli esponenti della Lega anticipano: «L’obiettivo è quello di smontare trent’anni di menzogne su quest’opera fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno»

Infrastrutture, nasce a Tropea il “Comitato ponte e libertà” Calabria

«Sul Ponte dello Stretto si sono scritti, da oltre 30 anni, fiumi di parole, ma spesso non è stata detta la verità e vi è stata un’informazione del tutto tendenziosa ed errata. Seguendo l’esempio della Sicilia e del senenatore Nino Germanà, nasce in Calabria il “Comitato Ponte e libertà” in Tropea, con la presenza dello stesso, del sindaco, Nino Macrì, del segretario sezione Vibo Valentia Lega, Mino De Pinto, dell’onorevole Domenico Furgiuele, e del commissario regionale Lega, Giacomo Francesco Saccomanno». Lo anticipano gli stessi esponenti della Lega aggiungendo: «L’obiettivo è quello di smontare trent’anni di menzogne su quest’opera fondamentale per lo sviluppo della Calabria, della Sicilia e del Mezzogiorno e dare voce a cittadini e imprese che rifiutano l’assistenzialismo come fonte di sussistenza. La pace fa ponti e garantisce prosperità -ha commentato il senatore Germanà-. La guerra e la povertà e l’odio e l’ignoranza fanno saltare i ponti, le gallerie e tutto ciò che favorisce l’unione dei popoli. Ponte e libertà è uno slogan apartitico che unisce due concetti fondanti dell’articolo 1 e 16 della Costituzione della Repubblica Italiana, fondata sulla democrazia, il lavoro, la libertà di movimento uguale per tutti i cittadini italiani».  Per la Lega «vi è la necessità di dare un punto di riferimento della verità tecnica e scientifica, anche ovvia, sul fatto che un ponte sia meglio di una nave e sui vantaggi della realizzazione di tutte le infrastrutture che danno libertà, migliorano la vita dei cittadini e ne favoriscono l’integrazione culturale e la crescita economica e sociale. Sotto lo slogan “Ponte e libertà” il Comitato intende accogliere tutta quella parte del territorio che, al di là dell’appartenenza politica, vuole l’infrastruttura, dando voce alle classi meno abbienti che per spostarsi da e per la Sicilia viaggiano di notte in pullman perché non si possono permettere altro. Insomma, il ponte sullo Stretto come grande attrattore e acceleratore per tutto quanto sia necessario allo sviluppo della Mezzogiorno (strade, autostrade, ferrovie e alta velocità) e sì alla libertà di fare impresa in modo competitivo e di vivere del proprio lavoro, invece di puntare sull’assistenzialismo. “Ponte e libertà” è un Comitato aperto a tutti gli italiani, a Comuni, enti, sindacati e associazioni, che potranno aderire, anche, attraverso i social. Un Ponte ideale che unisci la cultura, il sociale, l’economia, i popoli, l’innovazione, il turismo. In sostanza, un’opera che, certamente, farà crescere il Mezzogiorno e l’Italia intera e – concludono- consentirà uno sviluppo sia economico che occupazionale».

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