Vibo, il segretario di Radicali italiani Iervolino in visita al carcere
Previsti anche incontri sul territorio e al Comune di Ionadi per le sei proposte di legge di iniziativa popolare depositate in Cassazione
Martedì 19 settembre, il segretario di Radicali italiani, Massimiliano Iervolino visiterà alle ore 10.00 il carcere di Vibo Valentia, ad accompagnarlo il sindaco di Ionadi Fabio Signoretta, Giampiero Calafati- presidente del Consiglio Comunale di Ionadi, Valentina Fusca. Nel pomeriggio previsti incontri sul territorio e al comune di Ionadi per le 6 proposte di legge di iniziativa popolare depositate dai Radicali in Cassazione. «Per depositare in Parlamento le nostre proposte servono 50.000 firme su ogni testo di legge in sei mesi- afferma Massimiliano Iervolino- come radicali sentiamo il dovere di proporre un’alternativa al populismo e alla demagogia, un’alternativa chiara e coraggiosa che parla di inclusione, transizione ecologica, tutela dei diritti umani, sociali e civili».
Le proposte di legge
Le proposte di legge sono sei. «L’energia è tra le materie a competenza concorrente tra Stato e Regioni. Da anni il nostro Paese soffre di veri e propri conflitti istituzionali in relazione alle infrastrutture energetiche, soprattutto per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Noi chiediamo – dichiara – di tagliare la burocrazia che rallenta la transizione energetica, facendo sì che l’energia sia una competenza esclusiva dello Stato». C’è poi il tema suolo: «Sulla sua tutela, il nostro Paese è in grave ritardo rispetto agli standard europei. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Vogliamo che si riconosca l’importanza del suolo come risorsa: difendendolo dall’erosione e dalla contaminazione, contrastando il consumo di suolo, riutilizzando le aree edificate abbandonate e introducendo la compensazione ambientale». Quindi l’aborto: «L’attuale legge 194 non garantisce un vero diritto all’aborto ma lo consente in determinati e specifici casi. Noi chiediamo un autonomo diritto di scelta e autodeterminazione, per far sì che la libertà riproduttiva non incontri più ostacoli morali e amministrativi e possa essere liberamente accessibile per chiunque decida di interrompere una gravidanza». Altro tema concerne il sex work: «La legge attuale ha ottenuto un unico risultato: prendere di mira le lavoratrici e i lavoratori del sesso e rendere le loro condizioni di vita meno sicure. Noi chiediamo una piena decriminalizzazione del sex work. Rimuovendo tutti i divieti, le sanzioni e gli ostacoli normativi che si abbattono su un’intera categoria di persone e riconoscendo il lavoro sessuale come autonoma e legittima professione».
E ancora: «Ad oggi il debito commerciale dello Stato nei confronti delle imprese supera i 60 miliardi di euro. Questo genera un grande problema di liquidità a tutto il sistema produttivo. Noi chiediamo che i professionisti e le imprese che vantano un credito con lo Stato possano utilizzarlo per il pagamento di imposte e contributi o cederlo a un intermediario finanziario». Infine, le difficoltà attraversate dalle famiglie: «Un quarto della popolazione italiana è a rischio povertà o esclusione sociale a causa di diritti approssimativi, salari bassi e contratti a termine. Vogliamo contrastare questo Governo che vuole introdurre inaccettabili distinzioni tra chi merita e chi non merita di essere aiutato. Noi chiediamo di introdurre il Reddito Minimo di Inserimento, per garantire a tutti il diritto ad una vita dignitosa, fornendo l’aiuto economico e formativo necessario a uscire dalla condizione di povertà».
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