Joppolo: Ventrice denuncia alle autorità competenti la poca trasparenza del sito comunale
Il consigliere si rivolge quindi al ministero dell'Interno e all'Autorità nazionale anticorruzione, oltre che alla Prefettura e alla Procura di Vibo
Il consigliere comunale Guido Ventrice, con una missiva, ha segnalato «l’assenza di pubblicazioni sull’Albo perentorio on-line e nella sezione “Amministrazone trasparente” del Comune di Joppolo». Il documento, è stato inoltrato al dipartimento per gli “Affari interni” del ministero dell’Interno, alla Prefettura e alla Procura di Vibo Valentia, al segretario comunale di Joppolo, al Comando della stazione dei Carabinieri di Joppolo e all’Autorità nazionale anticorruzione. Per Ventrice, «da circa un mese, non appare» in entrambe le aree tematiche del sito comunale «nessun atto, se non un’ordinanza di divieto di balneazione con successiva revoca che, ad oggi rappresenta l’unico atto in pubblicazione. Non vi è traccia – prosegue – né di deliberazioni degli organi collegiali né, tantomeno, di atti emanati dai responsabili degli uffici». Per il consigliere, «ciò può unicamente rappresentare due distinte circostanze: la prima vede l’organo amministrativo e quello burocratico dell’ente cullarsi nel più totale e inconcludente immobilismo, senza tenere conto dello stato di abbandono in cui versano Joppolo e le sue frazioni e senza che siano giustificati gli aumenti di spesa prodotti poco tempo fa per uno pseudo-potenziamento degli uffici. La seconda circostanza potrebbe implicare, invece, l’arbitraria mancata pubblicazione degli atti prodotti, in spregio alla normativa di riferimento e, più nello specifico, ai requisiti di trasparenza, pubblicità, accessibilità e prevenzione della corruzione imposti dalla Legge riguardo le pratiche amministrative».
Chiamando in causa poi la normativa specifica, il consigliere sottolinea che: «la pubblicazione degli atti è intesa come accessibilità totale dei dati e dei documenti detenuti dalla pubblica amministrazione, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Le pubbliche amministrazioni, quindi – precisa ancora -, sono tenute a garantire la qualità delle informazioni riportate nei siti istituzionali nel rispetto degli obblighi di pubblicazione imposti dalla Legge, assicurandone l’integrità, la tempestività, la completezza la conformità ai documenti originali e il costante aggiornamento. La mancata pubblicazione degli atti prodotti, cosa che è facile pensare stia avvenendo a Joppolo, nel rappresentare un illecito, oltre ad inficiare la validità dell’atto stesso nel momento in cui dalla sua pubblicazione si palesa la decorrenza dei termini per la propria efficacia, è altresì rilevante ai fini della misurazione e della valutazione delle prestazioni di impiego di ogni singolo responsabile di servizio». Per Ventrice, «questo aspetto, assieme agli altri sottolineati nei mesi precedenti, riassume lo stato di disorganizzazione e pressappochismo che la fanno da padrona presso gli uffici comunali joppolesi, con rilevanti ripercussioni, anche di carattere giuridico e di legittimità, sulla vita amministrativa dell’ente».
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