mercoledì,Novembre 27 2024

Concerto beffa a Spilinga, l’opposizione: «Il pubblico aspetta ancora il rimborso»

Il gruppo “Spilinga nel cuore” e la consigliera Pontoriero contro la gestione del sindaco Marasco: «Amministrazione arrogante. Gli interventi? Sempre in ritardo»

Concerto beffa a Spilinga, l’opposizione: «Il pubblico aspetta ancora il rimborso»
Il Municipio di Spilinga

Continua a far discutere la vicenda dello spettacolo del cantante Fred De Palma che si è esibito a Spilinga con tre ore e mezzo di ritardo. I consiglieri del gruppo di minoranza Spilinga nel cuore, Silvano Contartese, Pasquale Pugliese, Annunziato Dotro e la consigliera del gruppo autonomo, Laura Pontoriero, ritornano così sul caso dopo il recente intervento del sindaco: «Ci aspettavamo che il primo cittadino Marasco rispondesse ai nostri interrogativi circa la cattiva figura rimediata in occasione del concerto di Fred de Palma, ma di certo non ci attendevamo una risposta così fuori traccia e vergognosa. Ed infatti – sottolineano – di fronte alle legittime interrogazioni relative all’organizzazione del “concerto beffa”, sollevate dai consiglieri del gruppo di minoranza guidato da Silvano Contartese e dalla consigliera del gruppo autonomo Laura Pontoriero, il sindaco, anziché rispondere ai quesiti posti, ha ritenuto opportuno dilungarsi soltanto in risposte elusive oltre che offensive ed irrispettose». La minoranza punta quindi il dito contro il primo cittadino: «Piuttosto che rispondere sulle gravi responsabilità organizzative, puntualmente evidenziate dai gruppi di minoranza, ha esclusivamente cercato di elogiare la sua amministrazione offendendo, al contempo, i sottoscritti. Siamo stati rimproverati – evidenziano – di fare politica spicciola, di non esserci congratulati con gli organizzatori dello “nduja village” per gli eccellenti risultati raggiunti e, per di più, di aver svenduto l’orgoglio spilingese». Da qui le puntualizzazioni degli esponenti d’opposizione: «Non abbiamo mai offeso gli avversari politici nonostante il loro modus operandi poco trasparente e lineare e mai siamo entrati nell’ambito della sfera personale. Di fronte alla mala gestione della cosa pubblica portata avanti dalla giunta Marasco ne abbiamo, semplicemente, denunciato la più completa inettitudine». La minoranza parla poi di «un’amministrazione arrogante che vorrebbe mettere il bavaglio all’opposizione e che assume atteggiamenti superbi e vendicativi nei confronti di chi non li ha sostenuti e né li sostiene; un’amministrazione che esalta l’ego personale di qualcuno e che, a discapito anche dell’intera comunità, continua a mettere al primo posto del suo agire politico soltanto il suo apparire. Basta, tuttavia, esaminare i fatti per capire che questa giunta non è assolutamente capace di amministrare. Non è stata mai capace, da sola, ad affrontare un problema; interviene sempre in ritardo e sempre dopo che la minoranza, rispettosa del proprio ruolo, l’ha più volte sollecitata ad una soluzione». Così è stato «per il problema dell’acqua sporca, sorto il 20 luglio, dichiarata però non potabile con apposita ordinanza solo a partire dal 27 luglio, e solo dopo che questa opposizione già cinque giorni prima ne aveva denunciato la potenziale pericolosità per l’incolumità pubblica». E ancora: «così è stato per il degrado e l’abbandono in cui versava il cimitero comunale, come già precedentemente evidenziato, che è stato parzialmente e superficialmente risolto solo dopo la denuncia pubblica di questo gruppo». Ricordato poi l’episodio del nuovo statuto comunale: «Solo grazie alla partecipazione indispensabile della minoranza richiedente, e dopo oltre un anno, nonostante i palesi errori perpetrati, potrà definitivamente trovare adeguata e democratica approvazione». In merito alla serata dell’11 agosto, il sindaco Marasco «solo dopo l’articolo dei gruppi di minoranza e a distanza di ben 14 giorni, ha ritenuto finalmente opportuno scusarsi con tutto il pubblico pagante per il grande disagio arrecato. Ciò però, in notevole ritardo e, a dispetto di quanto rassicurato dal superficiale vicesindaco, senza dare alcuna risposta a tutti coloro che, a differenza dei più ostinati che hanno atteso oltre tre ore, ancora oggi aspettano il legittimo rimborso promesso pure dal dottor Franco Barbalace alla presenza delle forze dell’ordine».

Sulle mancate congratulazioni al comitato della 47esima sagra della ‘nduja, si fa rilevare: «Non è nostra caratteristica essere adulatori, né tantomeno strumentalizzare determinate circostanze per accattivarci la simpatia di alcuno. Anche perché crediamo che chi è chiamato a svolgere seriamente un ruolo “politico o sociale” lo deve compiere a prescindere dal facile e scontato plauso. Ciò che guida le nostre azioni è esclusivamente il bene della collettività e il senso di responsabilità che sentiamo di avere nei confronti della cittadinanza in virtù del mandato elettorale di cui siamo stati investiti. Mai abbiamo preordinato i nostri comportamenti per secondi fini, a differenza di quanto fatto dal sindaco Marasco che ha iniziato a frequentare Spilinga e la parrocchia per fini esclusivamente elettorali. Il nostro dovere è quello di fare opposizione, sulla base di una politica laica, e di segnalare eventuali malfunzionamenti. Continuiamo ad avere a cuore la tutela del bene comune e auspichiamo la partecipazione attiva di tutta la cittadinanza alle scelte socio-politiche del paese. Principi e valori che certamente non contraddistinguono l’attuale amministrazione. Del resto, come fa tale amministrazione a definirsi unita e compatta quando è stata già abbandonata dall’assessore Laura Pontoriero?. Piuttosto, di fronte alla palese mistificazione dei fatti e al continuo sviare sulle legittime domande poste dagli scriventi, ci verrebbe forse da dire che il sindaco Marasco, o chi per lui, ha organizzato eventi a pagamento soltanto per nascondere la sua incapacità ad attrarre appositi finanziamenti. Forse il sindaco Marasco, o chi per lui, – vicesindaco Franco Barbalace -, ha avuto timore ad organizzare eventi gratuiti per non incorrere negli errori di un passato non molto lontano. Infine, sull’orgoglio spilingese, ci limitiamo soltanto a ribadire che mai abbiamo svenduto le origini. Sono gli attuali amministratori, al contrario, che con i loro comportamenti hanno dimostrato inequivocabilmente il loro disinteresse verso il nostro paese adottando, come nel caso di Fred De Palma, iniziative scellerate ed irrealizzabili che hanno pesantemente offeso il buon nome di Spilinga». In conclusione, il messaggio diretto al sindaco: «La finisca di dire che pubblichiamo articoli solo perché siamo arrabbiati per aver perso le elezioni. Lo sappiamo che in ogni competizione elettorale c’è chi vince e c’è chi perde. Noi, è vero, abbiamo perso, ma abbiamo perso con dignità. Quella stessa dignità che dovrebbe indurla ad abbandonare la fiera della vanità e, non avendo più il sostegno e l’appoggio dell’ex assessore Laura Pontoriero che le ha consentito di vincere, a spingerla ad immediate dimissioni».

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