Provincia Vibo, il consigliere Tomaselli: «Ente ingessato dal punto di vista politico e amministrativo»
L’esponente del gruppo “La Provincia del futuro” denuncia l’instabilità del centrodestra che «non ha avuto la capacità di rinnovare la presidenza della Commissione Lavori pubblici e di trovare la quadra sulla figura del vice presidente»
Si è tenuta in prima convocazione la seduta del consiglio provinciale di Vibo con all’ordine del giorno il bilancio di previsione 2023-2025, programma triennale dei lavori pubblici 2023-2025 e documento unico di programmazione 2023-2025. A seguito della seduta, il consigliere Domenico Tomaselli ha evidenziato: «Ciò che va detto preliminarmente è che questo consiglio non è stato preceduto da alcun momento di confronto democratico nelle sedi opportune. Da mesi infatti denuncio l’instabilità del centrodestra che non ha avuto la capacità di rinnovare la presidenza della Commissione Lavori Pubblici e di trovare la quadra sulla figura del vice presidente». Dopo le dimissioni di Tomaselli «già presidente della commissione lavori pubblici e vice presidente, da mesi non solo non si è eletto un nuovo presidente di Commissione ma non esiste discussione politica su opere pubbliche a danno di qualsivoglia intervento o programmazione». «La progettualità ormai – sottolinea – viene fatta nelle mura di un ufficio senza tenere conto delle reali necessità del territorio. I sindaci e gli amministratori locali non hanno voce in capitolo. Questo è un male che genera confusione. La politica è svilita e non detta la linea e gli amministratori sembra quasi siano costretti ad elemosinare i servizi che la Provincia dovrebbe dare. Ancora peggio spesso devono intervenire in proprio accollandosi costi e spese che dovrebbe sostenere l’Ente provincia. Cosa diversa sarebbe stata se c’era una Commissione attiva, luogo deputato al confronto. A tal proposito non v’è giorno in cui non ci siano articoli di denuncia sullo stato della viabilità provinciale: Polia, Drapia, Nardodipace e Nicotera solo per citare alcuni esempi».
Alla seduta consiliare si sono esaminati Programma triennale dei lavori pubblici 2023-2025, Documento unico di programmazione 2023-2025 dove solo Tomaselli e Miceli hanno espresso voto contrario. «Stando così le cose noi consiglieri saremmo stati chiamati per approvare dei punti quasi fossero un “atto di fede” in spregio alle più elementari regole o forme democratiche. Cosa peggiore è stato il rinvio della discussione del Bilancio di Previsione 2023-2025 per assenza del parere del revisore. Seppur ho deciso di onorare la seduta del coniglio provinciale in prima convocazione per profondo senso istituzionale e di rispetto nei confronti degli elettori, solo dopo l’apertura della seduta ho appreso assieme ai consiglieri presenti che questo importantissimo punto doveva essere rinviato in quanto i Revisori dei Conti non avevano trasmesso il relativo parere tecnico. Non aveva quindi senso convocare l’assise provinciale in assenza della documentazione. Si ravvisa quindi una certa superficialità ed imprecisione». Anche in questo caso «i componenti di maggioranza erano solo 3, sarebbe bastato quindi che i consiglieri de la Provincia del Futuro (Tomaselli, Centro e Miceli) disertassero la seduta per non consentire il regolare svolgimento del consiglio paralizzando quindi l’Ente. Cosa che non hanno fatto per mero spirito di responsabilità ma solo chi non vuol vedere non si accorge che il centro destra alla Provincia come nel capo luogo è ormai al collasso». In ultimo il consigliere Tomaselli lancia un appello per un confronto a tutti quei consiglieri che «da tempo non partecipano alla vita amministrativa e politica dell’Ente probabilmente perché ne contestano il “modus operandi” dell’attuale gestione».
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