Joppolo, Ventrice: «Presunte irregolarità nello stanziamento di risorse»
Il consigliere comunale scrive alla Prefettura di Vibo: «Si rischia di travalicare i limiti della legittimità e pregiudicare l’azione amministrativa»
Il consigliere comunale di Joppolo, Guido Ventrice ha scritto alla prefettura di Vibo Valentia, all’autorità nazionale anticorruzione e all’agenzia per la coesione territoriale per denunciare presunte irregolarità nell’espletamento delle procedure di assegnazione delle risorse (Fondo di sostegno Comuni marginali), stanziate per il Comune di Joppolo, per le annualità dal 2021 al 2023. «In primo luogo viene segnalata la delibera di giunta comunale del 30 giugno 2022 con cui veniva preso atto del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 30 settembre 2021 e delle risorse assegnate al Comune di Joppolo, – spiega Ventrice – dando contestualmente direttive al responsabile dell’Ufficio tecnico comunale al fine dell’utilizzo della prima annualità, senza fornire l’indicazione dell’immobile appartenente al patrimonio disponibile del Comune a cui destinare il contributo. Sarebbe servito un ulteriore atto di indirizzo al responsabile del servizio tecnico, da parte dell’organo di governo comunale, al fine dell’individuazione dell’immobile. Al contrario, il responsabile del servizio tecnico ha effettuato l’individuazione del bene a cui destinare l’intervento in maniera arbitraria, contraria alla separazione delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo e delle funzioni gestionali-amministrative e contravvenendo all’osservanza dei requisiti di efficacia e trasparenza dell’azione amministrativa. È vero, infatti, che il responsabile del servizio tecnico, con la determinazione n. 65 del 25 maggio 2023 ha approvato l’avviso pubblico, il bando di riferimento, il formulario progettuale, il piano finanziario e lo schema di domanda, dando specifica e arbitraria indicazione del bene immobile, appartenente al patrimonio disponibile dell’Ente, a cui destinare le somme relative alla prima annualità».
«Sempre il responsabile del servizio tecnico, appartenente all’organo esecutivo dell’Ente e nominato in deroga alla normativa (art. 53, comma 23, Legge 388/2000), – prosegue il consigliere – senza alcun titolo tecnico-abilitativo e carente di qualsiasi competenza tecnica, ha predisposto in autonomia la sopracitata determinazione e i vari allegati (avviso pubblico, bando di riferimento, formulario progettuale, piano finanziario, schema di domanda), senza che risulti, in nessuna documentazione ufficiale, il ricorso a delle figure specialistiche e qualificate e senza che sia stata mai effettuata la nomina del responsabile unico del procedimento, l’assessore responsabile de Servizio Tecnico non può “autodefinirsi” Rup proprio alla luce della mancanza di un formale atto di nomina, poiché in assenza di determinate condizioni legali ed organizzative e perché, bene ripeterlo, carente di titoli e delle competenze tecniche e specialistiche necessarie, come del resto ampiamente accertato nelle Deliberazioni Giuntali n. 26/2023 e n. 35/2023 dove si recita testualmente: “le funzioni di responsabile di area sono momentaneamente state assegnate ad un componente dell’organo esecutivo, privo di titoli e competenze tecniche“. Si riscontra una discrepanza nei termini di presentazione della domanda, individuati nell’art. 4 del bando, redatto dal responsabile del Servizio Tecnico, e indicati “entro le ore 15:00 del 09/06/2023”, mentre vengono indicati, nell’avviso pubblicato sull’Albo on-line del Comune di Joppolo sempre a firma del responsabile del servizio tecnico, con scadenza al 04/06/2023». E ancora, Ventrice: «Altra anomalia si concretizza con la composizione della commissione di valutazione, nominata dal responsabile del Servizio tecnico con propria determinazione n. 91 del 15/06/2023, con la quale vengono indicati i componenti nelle figure del responsabile “ad interim” dell’Area amministrativa Giusi Restuccia, dell’agente di Polizia Municipale Domenico Comerci e dell’esperto tecnico Francesco Alvaro, proprio in contrasto con quanto stabilisce il Bando, sempre approvato dal responsabile del Servizio Tecnico, all’art. 5, con l’indicazione della composizione della Commissione nelle figure del segretario comunale, del responsabile del procedimento e del responsabile dell’area amministrativa».
Ventrice precisa che «non è plausibile l’assenza del segretario comunale, perché assente per ferie solo fino al 23 giugno, proprio perché il rientro era previsto a breve termine e comunque in tempo utile per lo svolgimento delle funzioni di commissario, come non è plausibile la scelta del componente tecnico esterno, poiché si tenta di sopperire all’assenza del Rup (autonominatosi, incompetente in materia e, di fatto, legalmente inesistente) mediante la nomina di una figura tecnica non incardinata nell’organico di nessun’altra amministrazione pubblica (come invece vorrebbe la prassi normativa prevedente la ricerca di un componente di commissione inquadrato nell’organico di altre amministrazioni pubbliche) e per la quale l’eventuale spesa non viene quantificata prima dell’attribuzione dell’incarico ma si fa marginalmente riferimento alla sua copertura nel quadro economico del progetto». Inoltre, il consigliere comunale rimarca che «non è, infine, da trascurare il fatto che l’unica domanda di partecipazione al bando sia di una “Associazione di Promozione Sociale” in cui figurano come risorse umane componenti della stessa, nominativi riferibili a precedenti domande, prot. n. 2861/2022, rivolte ad un irregolare Avviso Pubblico riguardante lo stesso ambito, inoltrate al Comune di Joppolo, con l’esito di un conseguente “affidamento diretto”, prot. n. 4156/2022, operato a firma del sindaco, poi revocato dietro sollecito del sottoscritto, proprio perché non erano state svolte le procedure come prescritto dalla normativa. In data 20 marzo 2023, inoltre, con determinazione del responsabile del servizio tecnico è stato approvato un apposito bando (concessione di contributi per l’avvio delle attività commerciali, artigianali e agricole…) in ossequio ad una inesistente deliberazione giuntale n. 23 del 30 marzo 2022 e quindi nuovamente in difformità rispetto le direttive impartite con la deliberazione giuntale n. 28/2022. Una considerazione a parte, anche se in precedenza già fatto, va fatta sulle procedure adottate dal responsabile del servizio tecnico, componente dell’esecutivo (assessore). Quest’ultimo, può in deroga alla normativa reggere la responsabilità del servizio ma non può assolutamente adoperarsi per l’emanazione di atti prettamente tecnici e per l’apposizione del visto di regolarità tecnica, poiché privo di qualsiasi titolo tecnico, di qualsiasi abilitazione tecnica e privo, oltretutto, di qualsiasi conoscenza tecnica. Dagli atti emanati e pubblicati risulta, il responsabile del servizio tecnico, unico firmatario di tutta la documentazione e di tutte le attestazioni emanate».
Per Guido Ventrice si tratta di «un atteggiamento illegittimo in relazione alla normativa di riferimento (D. Lgs. 50/2016) e in considerazione delle linee guida n. 3 emanate dall’Autorità nazionale anticorruzione, che disciplinano, appunto, la nomina, il ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni». Non solo: «È sistematica, invece, a Joppolo l’emanazione di atti di natura prettamente tecnica, a firma dell’attuale responsabile del servizio tecnico (che, ricordiamolo non possiede né titoli né competenze di natura tecnica), come la descrizione delle lavorazioni occorrenti e la quantificazione della spesa per gli stessi. L’incompetenza e la disorganizzazione fanno sì, ad esempio, che il responsabile del servizio tecnico (privo di titoli e competenze) emani una propria determina affidando l’incarico di supporto al rup ad un professionista esterno, qualificandolo come figura esperta nel settore di interesse, mentre con altra determina, allo stesso professionista viene affidato l’incarico relativo alla progettazione di un’opera, di concerto con altre figure, rappresentandolo come “giovane professionista” e quindi includendolo tra quelle figure con pochi anni di attività e con poca esperienza. In conclusione, con il palesarsi di quanto sopra esposto, si rischia seriamente intanto di inficiare il raggiungimento di quegli obbiettivi, importanti per un territorio come Joppolo, per come stabilito dal D.p.c.m. 30 settembre 2021 e in secondo luogo, cosa non meno importante, ci si espone al conformarsi di situazioni e procedure che travalicano i limiti della legittimità e che pregiudicano l’azione amministrativa venendo meno il carattere di imparzialità, efficienza ed economicità che invece dovrebbe contraddistinguerla».
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