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Vibo: il sindaco difende il suo operato tra buche, transenne e conti in rosso

Il primo cittadino rivendica con orgoglio il lavoro fatto, annuncia nuove opere pubbliche e rende nota la propria indennità «sudata perché tutto il tempo della giornata è dedicato al Comune»

Vibo: il sindaco difende il suo operato tra buche, transenne e conti in rosso
Il sindaco Maria Limardo

Ha toccato diversi argomenti il sindaco di Vibo Maria Limardo in un’intervista ieri alla radio. E non è mancato il suo punto di vista anche su temi di stretta attualità che stanno particolarmente a cuore ai cittadini. Sulle buche e la transenne, ad esempio, il primo cittadino ha dichiarato: “Le transenne sono odiose anche per me ma sono comunque un sinonimo di efficienza. So che sarò criticata per queste parole ma è ciò che penso. Si sono verificate voragini ma noi abbiamo già fatto una parte del lavoro, sistemando le più grosse, ma ogni giorno piove ed è evidente che le buche aumentano e al tempo stesso non si possono riparare quando piove perché si rischierebbe di sprecare i pochi fondi che abbiamo. Come sa anche il più sprovveduto dei profani: se tu asfalti quando è bagnato è come se non lo facessi. Per cui avendo visto le previsioni, che dobbiamo fare? Cerchiamo di utilizzare i pochi importi che abbiamo aspettando che venga il bel tempo”. Sulla sua investitura a sindaco anche per un secondo mandato, lanciata dal deputato di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, il primo cittadino ha invece affermato: “Non posso che essere orgogliosa delle parole espresse dall’onorevole Mangialavori. Del resto ho sempre detto che per vedere dei risultati tangibili di un’amministrazione sono necessari dieci anni e in campagna elettorale ci siamo proiettati verso un programma che preveda un secondo mandato. E credo che ci stiamo riuscendo”. Sugli stipendi degli amministratori, da circa un anno aumentati considerevolmente, il sindaco ha invece ribadito che si tratta di una normativa nazionale “e non di un’iniziativa del Comune. Io attualmente di netto percepisco 3.600 euro al mese, ma da quando ricopro la carica di sindaco ho chiuso lo studio legale e da allora non ho avuto un solo cliente nuovo e vivendo di libera professione non ho altre entrate. Ad oggi posso dire che questa indennità è sudata perché tutto il tempo della mia giornata è dedicato al Comune e ho totalmente tralasciato la mia professione”.

Le dimissioni dell’assessore e il bilancio

Se l’assessore al Personale, Domenico Francica, ha lasciato l’incarico, per il primo cittadino le motivazioni “sono state di carattere personale e quindi non hanno riguardato dissidi politici”, mentre sulla maggioranza (recente l’abbandono da Forza Italia dell’ex capogruppo Agostino Naso) il sindaco ha detto che la stessa “resterà in piedi sin quando avrà i numeri in Consiglio e deciderà di proseguire con me il mandato iniziato quattro anni fa”. Anche sul bilancio e le manovre finanziarie il sindaco Maria Limardo ha difeso il suo operato dopo le bocciature da parte della Corte dei Conti (calabrese prima, a Sezioni Riunite poi). Continuerò a lottare affinchè la città non vada di nuovo in dissesto e i giudici contabili cristallizzano un dato: il Comune non è in dissesto finanziario e al cittadino interessa il fatto che non siamo in dissesto. Anzi, c’è stato un miglioramento dei conti e questo lo dimostra un conto consuntivo approvato di recente che ha certificato un disavanzo di 31 milioni di euro, avendo ricostituito i fondi vincolati, accantonato le spese per gli espropri e migliorato l’andamento amministrativo. E’ innegabile – ha rimarcato Maria Limardo – che ci sia un trend positivo che ora deve essere mantenuto”. Sui lavori pubblici, il primo cittadino ha ammesso che i tempi per la piscina comunale non saranno brevi tra tempi della progettazione e progetto esecutivo. “Ma questo è ciò che caratterizza tutti i lavori pubblici – ha affermato – e che spesso non si conosce o si tende a dimenticare facilmente. Ad ogni modo con la piscina di Vibo a stretto giro procederemo con la gara d’appalto”. Quindi l’annuncio di lavori anche nelle frazioni di Vena Inferiore e Triparni, così come a Villa Gagliardi a Vibo  per collegarlo all’omonimo palazzo.

La luce dopo il tunnel

Per il sindaco, in conclusione, i periodi di “buio” sono alle spalle e finalmente “vedo la luce dopo il tunnel. Mi sono insediata a giugno 2019 – ha affermata – e già ad ottobre 2019 è venuta la Guardia di finanza in Comune a sequestrare documenti per un’inchiesta che non so che sviluppi avrà e se è ancora in piedi. Poi c’è stata Rinascita Scott che è stato uno scossone per tutta la città e abbiamo cercato di mantenerci sempre sulla linea della legalità. Poi c’è stato il Covid che ha paralizzato tutte le attività e solo ora vedo la luce in fondo al tunnel”. Queste le dichiarazioni del sindaco sulle quali, trattandosi di una carica elettiva e dell’amministrazione della res pubblica, l’ultima parola spetterà – come sempre – ai cittadini.

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