Vibo, Lorenza Scrugli: «Il sindaco spaccia l’insuccesso dell’ordinarietà come opera meritoria»
Il duro affondo della consigliera comunale la quale evidenzia la "corsa allo slogan" del primo cittadino Maria Limardo
“Inesorabile, inarrestabile la tentazione di apparire. Immancabile il desiderio di far passare ogni ordinarietà o forse peggio, ogni atto dovuto, come ineguagliabile straordinarietà. Indubbio il tentativo di spacciare ogni ritardo, incapacità, insuccesso come opera meritoria frutto di instancabile e febbrile attività. È di pochi giorni fa il post dove il sindaco della nostra città si fa riprendere mentre controlla di persona i lavori che si stanno effettuando al Parco Urbano e funzionali alla messa a norma e piena fruibilità di quella cosiddetta palestra inclusiva proprio da lei inaugurata poco più di un anno fa, alla presenza anche dei rappresentanti del Comitato Italiano Paraolimpico, ma risultata immediatamente inadeguata e non agibile per i diversamente abili perché frutto di un lavoro superficiale, sommario e approssimativo”. L’attacco diretto al primo cittadino di Vibo Valentia, Maria Limardo, arriva dalla consigliera comunale Lorenza Scrugli la quale prosegue “ora il sindaco si fregia, “nel solco di un percorso già tracciato e improntato a dare risposte concrete alle istanze specialmente delle fasce più deboli”, di aver concluso un altro importante step di uno dei molteplici progetti avviati. In effetti, dopo ben oltre un anno dall’avviso, sindaco e assessore manifestano ampia soddisfazione per essere addirittura riusciti a stilare un elenco di beneficiari evidenziando che su un territorio di 15 comuni, ben quattro istanze troveranno accoglimento”. [Continua in basso]
“Personalmente – dichiara ancora la Scrugli – mi sentirei, al loro posto, solo mortificata per non essere riuscita a dare tempestivamente risposte a coloro che non solo hanno diritto a quei fondi ma, purtroppo, estrema necessità degli stessi. Riscontro invece soltanto che, come quasi sempre accade, nella corsa allo slogan, si dimenticano o vengono omessi tanti particolari. Era infatti metà novembre 2022 quando, per l’ennesima volta, evidenziavo a mezzo stampa le tante carenze di un assessorato, quello alle politiche sociali, i cui ritardi non facevano che ripercuotersi su chi dovrebbe sempre essere messo al primo posto da ogni amministrazione. Nell’occasione rilevavo proprio come il fondo “Dopo di Noi annualità 2016/2017”, pur con un avviso pubblicato a marzo 2022, non fosse ancora stato lavorato e i copiosi fondi presenti non ancora utilizzati. L’assessore improvvidamente e a sostegno del proprio operato, ribadiva pubblicamente che “l’erogazione verso i soggetti beneficiari è tutt’oggi in corso “. Dimostrava quindi, – prosegue – come nuovamente da me evidenziato, una grande quanto inaccettabile confusione ed imprecisione. Oggi le mie parole trovano conferma nella determina n. 755 del 04/05 2023 dove viene finalmente stilato l’elenco dei beneficiari a dimostrazione di come a novembre, così come ancora adesso, non vi fosse alcuna erogazione e dell’inesattezza di quanto asserito in precedenza. L’articolo fatto pubblicare – Lorenza Scrugli fa riferimento a un comunicato stampa diramato dalla giunta comunale nei giorni scorsi – tenta quindi di spacciare come attento e meritorio un lavoro tardivo e doveroso per qualsiasi assessorato e ancor di più per uno come il nostro che vanta un gran numero di esperti e professionisti i cui costi, di centinaia di migliaia di euro, sono sopportati proprio da quei fondi destinati alle fasce deboli. Non posso che chiedere, allora, che questa politica così vacua e inconsistente voglia davvero occuparsi, in questi ultimi mesi di mandato, delle problematiche tante volte sollevate in questi anni. Mi riferisco, tra le altre, a quella legata al terzo trimestre 2018 dell’HCP, alle mensilità di maggio e giugno 2021 mai corrisposte agli assistenti sociali, all’utilizzo dei fondi per le persone in stato di estrema indigenza, non si può non ricordare che questa amministrazione ha già perso i 100.000 euro ereditati dalla precedente e destinati ai senza fissa dimora proprio per il loro mancato utilizzo, alla rendicontazione dei fondi spesi. Manca ormai davvero poco alle nuove amministrative, diversi assessori in questo ambito si sono succeduti, ma la preoccupazione maggiore e addirittura sempre crescente sembra essere solo e soltanto quella di attribuire incarichi professionali piuttosto che utilizzare le risorse per i progetti e per i loro aventi diritto”.
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