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Gestione del nuovo teatro di Vibo, Maria Limardo: «Ho già ben chiaro il percorso da seguire»

Il primo cittadino anticipa solo che nella Fondazione verrà coinvolto l’ente Provincia ma non i singoli Comuni oltre quello capoluogo. Quindi l’autoelogio sui risultati nel campo della cultura della sua amministrazione

Gestione del nuovo teatro di Vibo, Maria Limardo: «Ho già ben chiaro il percorso da seguire»

«In questi giorni stanno giungendo da più parti diversi inviti alla mia amministrazione affinché
vengano coinvolti, a vario titolo, enti e istituzioni vicini a Vibo Valentia, geograficamente e non solo,
nella futura gestione del teatro comunale i cui lavori di realizzazione ci apprestiamo a concludere.
Sollecitazioni dinanzi alle quali ritengo di dover rendere pubblica la mia idea in merito alla gestione
di quello che sono convinta contribuirà a rafforzare la città di Vibo Valentia quale indefettibile punto
di riferimento culturale non solo per l’intera provincia ma anche dell’intera regione sol che si
consideri la sua strategica posizione geografica al centro della Calabria». Così Maria Limardo, sindaco della città di Vibo Valentia, circa la gestione del nuovo teatro comunale. [Continua in basso]

Nuovo teatro comunale

«Preliminarmente, però, – prosegue il primo cittadino – non posso e non voglio sottrarmi ad alcune considerazioni. In questi anni la mia amministrazione ha lottato su più fronti, con le unghie e con i denti, per far ripartire un cantiere che per mille ragioni risultava fortemente in ritardo. Abbiamo dovuto superare intoppi burocratici di ogni sorta; abbiamo attraversato la pandemia e ciò che ne è seguito, con le ripercussioni ben note a tutti riguardo ai costi della ripartenza delle opere pubbliche; e in tutto ciò, abbiamo dovuto assistere ad attacchi e critiche da ogni dove, che definire ingenerosi è un eufemismo, poiché strampalati e strumentali sarebbe più adatto. Oggi invece, con l’approssimarsi della conclusione dell’opera, fioriscono le proposte, si avanzano idee e magari anche pretese. Ed arriviamo al merito
della questione. Intendo ringraziare quanti hanno avanzato idee e proposte per la gestione del teatro comunale di Vibo Valentia, o meglio, coloro che lo hanno fatto con spirito costruttivo. Ma questa
amministrazione ha già ben chiaro il percorso da seguire
– precisa la Limardo – nella fase successiva a quella della conclusione dei lavori. Con il supporto di professionisti abbiamo già individuato la natura giuridica
del gestore del teatro, che sarà una Fondazione; in questo momento posso solo anticipare che
verrà coinvolto l’ente Provincia, un ente che già comprende, al suo interno, appunto, tutti i Comuni
del nostro territorio provinciale. A tal fine ho già avviato un’interlocuzione col presidente Corrado
L’Andolina. Stiamo lavorando affinché la Provincia non sia il solo ente pubblico, oltre al Comune di
Vibo Valentia, a fare parte della Fondazione. In ogni caso si tratta di aspetti tecnici che avremo
tempo di sviluppare nel migliore dei modi, informando puntualmente la cittadinanza».

Maria Limardo

«Infine, anzi su tutto e soprattutto, intendo qui sottolineare che il livello del fare cultura a Vibo
Valentia si è decisamente affermato nel panorama non solo locale e regionale.
È con questa
amministrazione comunale alla guida, che la nostra città si è rilanciata. Ritengo, senza falsa
modestia, che il tempo della ri-nascita sia già passato. Vibo è già rinata, ed ora, pezzo per pezzo,
sta costruendo con passione ed entusiasmo sempre più corali, il suo presente ed il suo futuro su
basi solide. Non posso non ricordare la grande valenza e la spinta data alla città dall’essere stata proclamata Capitale italiana del Libro 2021, un evento straordinario che non si è esaurito appunto con quel titolo, e del quale troppo spesso se ne sottovaluta la portata. Basti pensare che la nostra Orchestra Sinfonica della Calabria è la figlia primogenita di Vibo Capitale italiana del Libro, nata per volontà della mia amministrazione e grazie alla quale si è potuta confermare e valorizzare la sinergia istituzionale, già sottolineata con la concessione di uno dei Palazzi più belli della Città, con
la più importante istituzione culturale del territorio: il Conservatorio Torrefranca. Si aggiunga
l’immediato successo della nostra Orchestra che per il triennio 2022/2024 ha ottenuto il prestigioso
riconoscimento di ICO (Istituzione Concertistica Orchestrale) dal ministero della Cultura.
L’orchestra che ha Vibo come sua sede legale, ha già al suo attivo oltre 50 concerti distribuiti in
tutte le province calabresi e sarà presentato quanto prima il ricco programma per la prossima
stagione. Inoltre, sin dall’anno dell’insediamento della mia amministrazione lo splendido Palazzo
Gagliardi ha definitivamente e stabilmente aperto le sue porte alla cultura: con il Festival che prima costituiva la pressoché unica occasione di apertura del Palazzo, con il Cev che ogni giorno fa vivere la microeditoria e non solo e che peraltro ha ricevuto il riconoscimento dal Cepell, le mostre, i convegni, i musei culturali, le manifestazioni culturali. E ci piace pensare che il primo vibonese candidato al Premio Strega Poesia, Gianluca Rubino con il suo Effatà edito dalla casa editrice Libritalia, sia anch’esso figlio di questo humus culturale. L’elenco sarebbe lungo, ma il senso è uno solo: nella nostra idea di città la cultura è un pilastro per Vibo Valentia. I fatti dimostrano che sappiamo come farla. Ed anche come gestirla».

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