Ricadi, tassa di soggiorno: la minoranza attacca il sindaco e lo invita a ritirare la delibera
Il gruppo consiliare "Uniti per Ricadi" denuncia anche un "crescente degrado del territorio" e i debiti fuori bilancio del Comune
“Il sindaco Nicola Tripodi, nel vano tentativo di riconquistare pezzi della sua maggioranza e gli operatori turistici ricadesi, smentisce se stesso e il deliberato della sua giunta”. Così il gruppo consiliare di minoranza del Comune di Ricadi, a margine delle dichiarazioni del primo cittadino sulla questione relativa all’aumento della tassa di soggiorno. “E, difatti, con delibera n. 42 del 5 aprile 2023 – prosegue la minoranza – la giunta comunale di Ricadi ha previsto per l’anno 2024 l’aumento del 100%, vale a dire del doppio, dell’imposta di soggiorno. Oggi prendiamo atto della dichiarazione di Tripodi che preannuncia una parziale retro marcia, parla di rimodulazione in sede di approvazione del bilancio e di un aumento della tassa in misura inferiore. Noi riteniamo che nessun aumento dell’imposta di soggiorno possa essere giustificato e invitiamo il sindaco a revocare la delibera n. 42 e confermare le tariffe del 2023″. Frattanto, il gruppo di minoranza “Uniti per Ricadi”, precisa che “abbiamo richiesto al Responsabile Area Economico Finanziaria, architetto Vincenzo Calzona, di rendere il conto delle entrate a titolo di imposta di soggiorno dal 2015, anno di istituzione dell’imposta, ad oggi . Specificando per ciascun anno quali e quante opere sono state realizzate. Attendiamo urgentemente risposte e la documentazione del bilancio di previsione non ancora consegnata al gruppo di opposizione”. [Continua in basso]
“Interventi e opere in materia di turismo a Ricadi non se ne vedono da decenni”, dichiarano i consiglieri di minoranza, che aggiungono “assistiamo ormai da anni a un crescente degrado che va dall’assenza totale di servizi, fino al turismo balneare. Si pensi all’assenza totale di servizi igienici pubblici, al costo ormai proibitivo dei parcheggi a pagamento, al degrado delle strade piene di buche e, soprattutto d’estate, stracolme di rifiuti. Oltretutto, quest’anno, si è approfittato del restyling del parcheggio a mare di Grotticelle, unico accesso pubblico al mare di Capo Vaticano, per ridurre drasticamente il numero dei parcheggi, ad ulteriore danno di residenti ed utenti e a vantaggio dei gestori dei parcheggi privati, che vedranno aumentare i loro profitti, con l’effetto di privatizzare di fatto anche questa spiaggia”. Quanto ancora alla tassa di soggiorno, l’opposizione precisa che “l’aumento del doppio dell’imposta non è stato preventivamente discusso né in Consiglio comunale, né in Commissione, né tantomeno in sede di Consulta del Turismo, l’organismo voluto su richiesta incalzante delle varie parti sociali per programmare e pensare lo sviluppo del turismo ricadese. Peraltro, più volte, dal gruppo di opposizione e dalle varie associazioni turistiche, è stato chiesto un rendiconto della tassa di soggiorno e del modo in cui è stata impiegata ma, anche questa volta, dall’amministrazione Tripodi non si è giunta alcuna risposta”. Quindi l’affondo: “In realtà, senza timore di smentita, riteniamo che l’aumento del doppio dell’imposta di soggiorno serva per tappare qualche voragine delle casse comunali lasciata da decine di debiti fuori bilancio e da un incessante aumento della spesa che abbiamo più volte definito, sempre senza timore di smentita, fuori controllo. Precisiamo – conclude la minoranza – che il sindaco Nicola Tripodi, anziché fare la lotta all’evasione, recupero e riscossione tributi, come ci ha richiesto la Corte dei conti con la delibera n. 49, aumenta del doppio l’imposta di soggiorno, obbligando gli operatori turistici, sostituti d’imposta, a prelevare i soldini dai nostri ospiti”.
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