Ricadi, il sindaco: «Risorse per il turismo, giustificato l’aumento della tassa di soggiorno»
Il primo cittadino punta ad incontrare associazioni e categorie del settore turistico «al fine di rimuovere le informazioni errate»
Al netto delle polemiche emerse sulla decisione di raddoppiare la tassa di soggiorno nel comprensorio di Capo Vaticano e ai malumori in seno alla maggioranza “spaccatasi” su tale argomento, interviene ora lo stesso sindaco di Ricadi Nicola Tripodi. «Premesso che l’Imposta di soggiorno è uno strumento di politica fiscale con una fonte di entrate agevolmente spendibile per interventi mirati all’ampliamento e qualificazione dell’offerta turistica, che serve pure a realizzare e migliorare il quadro degli interventi strutturali sul territorio già avviati e in fase di avvio, grazie anche ai finanziamenti del Pnrr, si mira a quel salto di qualità del settore turistico da tempo agognato e finora mai realizzato». Per il primo cittadino «il conseguimento di questo obiettivo non può prescindere da un necessario adeguamento dell’offerta turistica ad una domanda sempre più esigente e diversificata. Tutto ciò giustifica ampiamente un aumento dell’imposta di soggiorno, trovando ulteriore giustificazione nel dover destinare le risorse al settore turistico». [Continua in basso]
Per «sgombrare il campo da equivoci – continua il primo cittadino – si precisa che il gruppo di maggioranza si è riunito in data 4 aprile in presenza del responsabile settore economico finanziario per discutere del bilancio di previsione 2023-2025. In quell’occasione si è anche deciso di confermare l’importo dell’Imposta di soggiorno per il 2023 e di aumentarla invece per il 2024». In quella stessa occasione «si è peraltro deciso di modulare il tributo nella fase di approvazione del bilancio preventivo 2024 in presenza anche di una visione più chiara delle condizioni economico-finanziarie dell’ente. Nel caso in cui – ha sottolineato Tripodi – al preventivo 2024 vi sarà la necessità di un aumento, anche a mantenere la stessa tabella deliberata tra gli allegati al bilancio preventivo 2023-2025, nel momento di modulazione del tributo saranno messe in atto tutta una serie di variabili come, per esempio età, nucleo familiare, durata del soggiorno, eccetera, che andranno a determinare un aumento del tributo non superiore al 30 per cento. Percentuale scaturita da una serie di simulazioni già fatte – ha aggiunto Tripodi -, pertanto molto lontana dall’incremento del 100 per cento che in questi giorni ha animato il dibattito, in particolare tra gli operatori del settore. Approfitto per dire che all’inizio della settimana prossima ci sarà un incontro con le associazioni e le categorie del settore turistico, al fine di rimuovere le informazioni errate veicolate in questi giorni».
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