Vibo e il “carrozzone” del Consorzio Costa degli Dei: entra Policaro ed infuriano le polemiche
La maggioranza di centrodestra in Consiglio comunale sceglie il componente di Vibo Democratica che - accusano Pd e Azione - sulla carta dovrebbe stare all'opposizione. «Destra menefreghista e vicenda becera»
“Ancora una volta la maggioranza di destra in Consiglio comunale altera il normale sistema
democratico che prevede la designazione di un membro alla minoranza nei ruoli di rappresentanza.
Era già accaduto in occasione della nomina del vicepresidente del consiglio allorquando il
consigliere Policaro si prestò, per essere eletto, ai soliti giochi sottobanco intrisi di trasformismo per
essere votato dalla maggioranza ad una carica che spettava alla minoranza. Orbene, nel corso del
recente consiglio comunale la storia si è ripetuta per la nomina di un rappresentante nel Consorzio
Costa degli Dei e vede come protagonista sempre il consigliere Policaro che da tempo dichiara a
parole la sua appartenza al perimetro dell’opposizione ma pur di essere protagonista per un solo
giorno, ha accettato di essere votato dalla maggioranza politica di destra ad una carica che spettava
alla minoranza”. Così i consiglieri del Comune di Vibo Valentia, Stefano Soriano e Stefano Luciano, e i segretari cittadini del Pd e di Azione, rispettivamente Francesco Colelli e Claudia Gioia, a margine dell’ultimo Consiglio comunale. [Continua in basso]
Giuseppe Policaro non è nuovo, come detto, a queste evoluzioni politiche ma la cosa che ci preme evidenziare è il fatto che lo stesso continui tranquillamente a sedere tra i banchi della minoranza insieme al secondo componente del gruppo Vibo Democratica e non tolga invece definitivamente la maschera
schierandosi apertamente con il sindaco la cui maggioranza evidentemente ha bisogno di questi
giochi che fanno male alla democrazia per tenersi a galla. Non solo, ma attraverso queste azioni
individuali si continua a minare la credibilità delle istituzioni e della politica sempre per colpa dei
soliti noti che non si prodigano per temi che interessano la citta’ ma si muovono solo per nomine e
cariche. Però, non siamo tutti uguali e per tale ragione noi prendiamo le distanze dalla nomina di
Policaro per dare un segnale di positivita’ e di credibilita’ della politica. Infine, ricordiamo che
ancora una volta la seduta del Consiglio si è tenuta in seconda convocazione e in seconda chiamata
proprio per la mancanza di una maggioranza qualificata idonea a tenere un Consiglio in prima
convocazione. Nessuna novità all’orizzonte, pertanto, se non due evidenze politiche. La prima relativa al fatto che questa Destra menefreghista di un meccanismo democratico previsto per la nomina dei membri di organismi che spettano alla minoranza ancora una volta sceglie (sempre lo stesso) un rappresentante che le fa comodo (ricordiamo a noi stessi che Policaro è stato eletto con otto voti di cui ben sei della maggioranza mentre la Franzè ha preso tutti i voti dei consiglieri di minoranza presenti ad eccezione di quello dei Cinquestelle). La seconda è relativa al fatto che da domani la maggioranza potrà tranquillamente convocare il Consiglio comunale in prima convocazione potendo contare su due membri nuovi di zecca. Chiusa la becera vicenda resta una città in affanno, con una guida che naviga a vista e che spesso è costretta ad inseguire per coprire le varie segnalazioni e denunce che l’opposizione porta avanti. Questo il dato più triste che lo scorso Consiglio comunale ci consegna una maggioranza attenta alle nomine ed ai carrozzoni ed assente sui problemi”.
LEGGI ANCHE: Protezione della “Costa degli Dei”, importante progetto per gli ecosistemi marini