Eliminazione dell’amianto: approvato il Piano a Vibo, la soddisfazione di Miceli
Il consigliere comunale precisa: «La città ne era priva nonostante la legge regionale risalga al 2011 e molti enti calabresi si fossero già uniformati»
“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione, da parte del Consiglio comunale nella recente seduta di lunedì scorso, del Piano di eliminazione dell’amianto”. Ad affermarlo è il consigliere comunale Marco Miceli a margine dell’approvazione dell’importante strumento, le cui peculiarità sono state illustrate in aula dall’assessore all’Ambiente, Vincenzo Bruni, che ha ottenuto l’unanimità del civico consesso. Il capogruppo di Vibo Democratica sottolinea, dunque, che proprio tale formazione politica “si è dimostrata sempre molto sensibile alla tematica legata alla salvaguardia della salute pubblica. Fin dall’inizio della consiliatura – ha aggiunto Miceli – ho affrontato l’argomento in commissione e in consiglio comunale attraverso diverse interrogazioni rivolte all’esecutivo, per lamentare l’assenza del Piano, nonostante la legge regionale che imponeva ai Comuni di dotarsene risalga addirittura al 2011 e molti Comuni calabresi si fossero già uniformati agli obblighi imposti da tale legge. La nostra azione di stimolo e di pungolo è stata sempre propositiva così come le altre che abbiamo formulato in questa consiliatura. Ritengo, pertanto, che se si riuscisse a dare più ascolto e seguito alle nostre istanze magari questa città potrebbe avere qualche problema in meno e compiere importanti passi in avanti verso il futuro”. [Continua in basso]
Per l’esponente della minoranza, se da un lato l’approvazione del Piano è da considerarsi un fattore positivo, dall’altro ciò ha il sapore agrodolce in quanto il via libera sarebbe potuto avvenire già molto tempo fa e, pertanto, adesso “bisognerà recuperare il tempo perduto in quanto ancora oggi, infatti, l’eliminazione dell’amianto risulta essere un’emergenza attuale sebbene l’utilizzo di tale materiale sia stato bandito in tutto il mondo già da anni, in quanto le fibre e le polveri rilasciate dallo stesso, se inalate, sono gravemente tossiche. In Italia l’uso dell’amianto è vietato da oltre 30 anni grazie, come previsto dalla Legge n. 257/92, che ha altresì demandato alle regioni il compito di eseguire le mappature e adottare i piani di eliminazione e smaltimento di tale materiale. La Regione Calabria, tuttavia, ha recepito questa legge soltanto nel 2011, emanando, in attuazione della stessa, la legge regionale 14/2011, che prevede la realizzazione del Prac (piano regionale dell’amianto) che contiene le linee guida per la realizzazione dei pac da parte dei comuni calabresi”.
Su proposta dell’assessore all’Ambiente Vincenzo Bruni e con voti unanimi, la giunta del Comune di Vibo Valentia, lo scorso dicembre, aveva deliberato l’approvazione della bozza del Piano Amianto Comunale di cui il primo obiettivo è quello di pervenire in tempi brevi al censimento di tutti i siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali contenenti amianto di proprietà comunale e di proprietà privata. Ciò al fine di “fotografare” la situazione e prevenire smaltimenti illeciti con conseguenti abbandoni di rifiuti contenenti amianto che possono diventare, a causa delle sollecitazioni meccaniche e degli agenti atmosferici, fonte di diffusione di fibre. Il secondo obiettivo da perseguire, è quello di rimuovere rapidamente tutti i rifiuti abbandonati contenenti amianto, rafforzando la vigilanza sul territorio per prevenire e reprimere tali fenomeni. Il terzo obiettivo del Piano redatto dall’ente locale consiste nella programmazione degli interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti amianto secondo quanto previsto dalla legge regionale 14/2011.
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