Piscina di Vibo, tredici consiglieri al ministro Abodi e ad Occhiuto: «Intervenire subito prima che vada distrutta»
La struttura inattiva da circa tre anni. Dalla pandemia al fallimento della società che la gestiva, necessita ora di importanti interventi di ristrutturazione per somme non nella disponibilità del Comune
Tredici consiglieri del Comune di Vibo Valentia hanno inoltrato una missiva al ministro dello Sport, Andrea Abodi, ed al presidente della giunta della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per chiedere interventi urgenti al fine di arrivare alla riapertura della piscina comunale chiusa da tempo.
“Nella nostra città da circa tre anni (periodo covid) la piscina comunale di Vibo Valentia, che costituiva un’eccellenza dell’intera Calabria, è chiusa. Le motivazioni sono legate dapprima all’emergenza pandemica e successivamente al fallimento della società cui era affidata la gestione. Oggi – da circa un anno e mezzo – sono invece legate alle condizioni in cui versa la struttura tali da rendere necessario un importante intervento di ristrutturazione e modernizzazione degli impianti che richiede una somma pari a circa 1.1000,00 euro, come da progetto di fattibilità redatto da un tecnico incaricato dall’amministrazione comunale, somma che non è nella disponibilità dell’amministrazione. [Continua in basso]
L’amministrazione comunale di Vibo Valentia, infatti, versa in condizioni critiche di bilancio avendo aderito al Patto “Salva Comuni” dopo essere stata dichiarata in dissesto nel 2013, percui c’è il rischio che la struttura vada completamente distrutta senza che vi sia la possibilità di intervenire. L’inerzia metterebbe in ulteriore difficoltà un territorio che vive condizioni difficili dal punto di vista sociale. Lo sport, in contesti sociali complessi molto spesso è l’unica valvola di sfogo nonché l’unica via di uscita da situazioni di disagio sociale in zone dove il fenomeno della criminalità organizzata è molto diffuso e i giovani possono, di certo, trovare nello sport un modo per crescere tenendo lontano il disvalore del malaffare e della violenza. Perdere, pertanto, anche una struttura quale la piscina comunale che era il fiore all’occhiello del territorio ed offriva servizi anche e soprattutto ai disabili ed alle persone che per varie patologie ne avevano bisogno, rappresenterebbe un vulnus nel sistema che ci auguriamo che le massime istituzioni si impegnino a prevenire. Nella nostra città pur essendo presenti numerose società ed associazioni che si occupano delle diverse discipline dello sport, sono pochissime le strutture sportive e ricreative in cui i nostri ragazzi possono crescere e formarsi al pari dei ragazzi che vivono nei centri del nord Italia.
Alla luce di ciò, con la presente, siamo a richiedervi un impegno concreto e straordinario da parte della Regione Calabria e del Ministero dello Sport che aiuti questo territorio e noi amministratori a resistere e continuare a combattere per costruire una società sana fondata sui valori sportivi della lealtà e del rispetto dell’avversario che contribuiranno di certo a far crescere migliori i nostri giovani tenendoli lontani da chi invece vuole solo distruggere le loro vite così come sta facendo con il nostro territorio. Certi che da rappresentanti delle istituzioni e uomini di sport non resterete indifferenti al nostro appello, inviamo cordiali saluti e restiamo fiduciosi in attesa di un positivo riscontro”.
La missiva è firmata dai consiglieri comunali Stefano Soriano, Laura Pugliese, Lorenza Scrugli, Loredana Pilegi, Silvio Pisani, Antony Lo Bianco, Giuseppina Colloca, Domenico Santoro, Katia Franzè, Pietro Comito, Giuseppe Policaro, Marco Miceli, Elisa Fatelli.
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