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Presidenza della Provincia di Vibo: il centrodestra converge su Corrado L’Andolina

Manca ancora l’ufficialità, m il sindaco di Zambrone è stato individuato quale figura di sintesi fra le opposte “anime” di Forza Italia. Ecco tutte le “manovre” e chi ha dovuto necessariamente fare un passo indietro

Presidenza della Provincia di Vibo: il centrodestra converge su Corrado L’Andolina
La Provincia di Vibo e nel riquadro Corrado L'Andolina
Corrado L’Andolina

Si profila il nome di Corrado L’Andolina, attuale sindaco di Zambrone, quale candidato alla presidenza della Provincia di Vibo per la coalizione di centrodestra e che dovrà succedere a Salvatore Solano (che guida anche l’amministrazione comunale di Stefanaconi), eletto nell’ottobre del 2018 con il decisivo sostegno di Forza Italia che all’epoca ne impose la candidatura. Manca ancora l’ufficialità, che verrà data probabilmente nelle prossime ore, ma il centrodestra ha trovato la quadra attorno al nome di Corrado L’Andolina dopo un estenuante “tira e molla” andato avanti la scorsa notte sino a fare le ore “piccole” e da ultimo accettato nella giornata odierna. Due inizialmente le opzioni in “campo” ed i raggruppamenti politici che si sono confrontati portando avanti i rispettivi candidati: da un lato il coordinatore provinciale di Forza Italia Michele Comito (che rispecchiava anche i propositi del deputato Giuseppe Mangialavori, pur assente dalla riunione) pronto a sostenere la candidatura a presidente della Provincia dell’attuale sindaco di San Gregorio d’Ippona, Pasquale Farfaglia, dall’altro l’ex consigliere regionale Vito Pitaro e la sua area politica che portavano avanti la candidatura del primo cittadino Fabio Signoretta. Un po’ da spettatore in tale fase avrebbe invece fatto il raggruppamento di “Coraggio Italia” che si richiama alle posizioni del consigliere regionale Francesco De Nisi.

C’è da dire che nelle scorse settimane, il nome portato avanti da Forza Italia per la presidenza della Provincia era invece quello di Giuseppe Barilaro, il sindaco di Acquaro gradito sia alla componente di Fi che si richiama alle posizioni di Tonino Daffinà (e quindi del presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto), sia a quella rappresentata da Michele Comito e Giuseppe Mangialavori. Su tale nominativo in molti sono pronti a scommettere che si sarebbe registrata anche la convergenza di “Coraggio Italia”. Saltato tuttavia il nome di Giuseppe Barilaro a causa dell’invio di una Commissione di accesso agli atti nel Comune di Acquaro ad opera della Prefettura (finalizzata ad accertare possibili condizionamenti mafiosi sugli organi elettivi dell’ente), restava in campo la candidatura di Marco Martino, sindaco di Capistrano, fortemente sostenuta dall’ex consigliere regionale Vito Pitaro. Una candidatura – quella di Martino – saltata però nella settimana di Natale in quanto anche a Capistrano la Prefettura di Vibo ha deciso di inviare una Commissione di accesso agli atti.

Scartato a questo punto il nome del sindaco di Pizzo, Sergio Pititto (sul quale erano pronti a convergere anche settori del centrosinistra) in quanto in carica solo da pochi mesi, e scartati anche i primi cittadini a cui mancano meno di 18 mesi alla scadenza del loro mandato (e per questo per legge incandidabili a presidente della Provincia), ecco che la cerchia si è ristretta su due nomi: Pasquale Farfaglia sostenuto dal duo Comito-Mangialavori e Fabio Signoretta appoggiato da Pitaro e compagni. Alla fine, per trovare una sintesi e dopo “trattative” andate avanti più del previsto, entrambi gli schieramenti – accantonato anche il nominativo del sindaco di Cessaniti Francesco Mazzeo che solo nell’ultimo anno si è avvicinato al centrodestra – hanno fatto un passo indietro per proporre il nominativo di “convergenza” che risponde a quello di Corrado L’Andolina, 53 anni, avvocato da sempre socialista e poi gravitante nell’area di Forza Italia, nell’ottobre del 2021 riconfermato sindaco di Zambrone. Nelle settimane scorse L’Andolina si è invece dimesso dalla presidenza del Sistema Bibliotecario Vibonese. Le candidature per il presidente della Provincia di Vibo (votano tutti i sindaci ed i consiglieri comunali di 49 Comuni del Vibonese, mentre il 50esimo – Soriano Calabro – non andrà al voto in quanto commissariato per infiltrazioni mafiose) potranno essere presentate nelle giornate dell’8 e 9 gennaio prossimo sino alle ore 12. Le votazioni si terranno il 29 gennaio.

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