Trasporto scolastico a Sant’Onofrio: il gruppo “Tre Spighe” contro il sindaco
L’opposizione denuncia una serie di irregolarità in una delibera della giunta comunale e si rivolgono all'Anac
Affondo del gruppo consiliare “Tre Spighe” contro la delibera di affidamento del servizio di trasporto scolastico. Ecco il testo integrale dell’intervento: “Il sindaco di Sant’Onofrio, insieme alla sua giunta comunale, il 3 ottobre delibera di affidare il servizio di trasporto scolastico ad un’associazione, citandone il nome, approvando lo schema di convenzione e dando atto di indirizzo per procedere in tal senso a livello amministrativo. Cosa c’è che non va? Ecco quello che ci risulta non essere rispettoso della legge e/o irregolare:
1. La delibera della giunta n. 86 del 3 ottobre 2022, che viene pubblicata con oltre un mese di ritardo, è palesemente irregolare in quanto infrange il principio di non ingerenza degli amministratori nella sfera gestionale. In altre parole, il sindaco non può indicare/individuare il fornitore di un servizio, ripetitivo e prevedibile, come il trasporto scolastico, e cosa ancor più grave senza dare ragioni e trasparenza alle modalità di scelta (“… è stata interpellata per le vie brevi l’Associazione ”;
2. Le premesse alla suddetta delibera di giunta riportano le norme che regolano i rapporti tra la pubblica amministrazione e il terzo settore (Dlgs n. 117/2017 artt. 55-57), le quali circoscrivono il perimetro entro il quale è possibile coinvolgere le associazioni di volontariato e ne definiscono puntualmente le procedure. Ebbene, non è stata attivata alcuna procedura prevista dalle leggi vigenti, bensì il sindaco e la giunta comunale hanno esercitato un potere discrezionale assoluto. Infatti, nessun avviso è stato pubblicato e portato a conoscenza dei cittadini e di altre associazioni potenzialmente interessate, né sono stati definiti e resi trasparenti i termini dell’accordo di cui si viene a conoscenza solo dopo oltre un mese dall’avvio del servizio; [Continua in basso]
3. Nell’oggetto della delibera di giunta e nel dispositivo si riporta chiaramente che trattasi dell’affidamento di un servizio, per il quale, se non vengono espletate le procedure amministrative valevoli per il Terzo settore, si è obbligati a ricorrere al mercato elettronico della pubblica amministrazione secondo il Dlgs n. 50/2016;
4. Non emerge chi abbia effettuato l’istruttoria, nonché i necessari e previsti controlli preventivi dei requisiti dell’associazione coinvolta, la quale secondo la convenzione deve mettere a disposizione due autisti (art. 1) che sulla base dell’art. 5 devono essere dei volontari dell’associazione. Ci si chiede come sia possibile garantire un rimborso adeguato ai volontari coinvolti in un’attività lavorativa quotidiana per otto mesi. Chi lavora merita contratti regolari che la pubblica amministrazione deve garantire: qui è chiaro che si vogliono eludere le regole. Né la paventata urgenza – inesistente – e tantomeno avere richiamato in delibera la possibilità dei Comuni di poter deliberare contributi alle associazioni, giustificano la caparbietà di un sindaco che pensa di potere fare tutto quello che vuole e agisce di conseguenza. Ci viene da pensare che ci sia un nesso con le dimissioni di un assessore, noto avvocato, avvenute pochi mesi addietro. Ci fa riflettere che la struttura amministrativa del Comune abbia assecondato i voleri del sindaco e della giunta comunale, e non si sia interrogata anche quando è stata presentata formalmente una diffida a ritirare la determinazione n. 60 del 10/10/2022 del responsabile dell’area amministrativa.
Nel ricorso, di cui ci è stata data copia, viene rappresentato nel dettaglio tutto quello che non andava bene e che in sintesi abbiamo sopra riportato. Abbiamo in più occasioni denunciato i ritardi nella pubblicazione degli atti amministrativi, in questo caso oltre ai ritardi denunciamo le gravi irregolarità commesse che segnaleremo alle autorità competenti e primariamente all’Anac. Confidiamo in un intervento severo e che faccia ricadere i danni provocati al Comune solo sui diretti responsabili: il sindaco e la sua giunta”.
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