Sant’Onofrio, l’opposizione: «Cittadini infuriati per bollette Tari sbagliate»
Il gruppo consiliare “Tre spighe” contro l’amministrazione: «L’ufficio preposto aperto solo due giorni a settimana»
«Amministrazione allo sbando a Sant’Onofrio. I cittadini sono infuriati per le bollette Tari sbagliate mentre il sindaco ha la mente impegnata nella ricerca del nuovo assessore e delle luminarie di Natale, non si accorge che nei corridoi della casa comunale il martedì pomeriggio ed il venerdì mattina si addensa una fila di cittadini che hanno riscontrato diverse problematiche con le tasse sui rifiuti arrivate in questi giorni». Lo sostengono i membri del gruppo consiliare “Tre spighe” aggiungendo: «Ascoltando un po’ le voci e soprattutto le lamentele dei nostri concittadini, riscontrando noi stessi gli avvisi consegnati dal Comune, ci si accorge che ci sono molti errori nel calcolo dell’importo dovuto come: mancato aggiornamento del numero dei componenti, cambi di residenza non aggiornati, dati catastali sbagliati, doppie bollette riferite allo stesso periodo e alla stessa utenza». [Continua in basso]
Per il gruppo “Tre spighe” ci si trova dinanzi ad «un vero e proprio caos, che crea molto disagio nella popolazione. Inoltre – fanno rilevare – l’ufficio preposto per dare informazioni è aperto solo due ore il martedì e cinque ore il venerdì, quindi ogni cittadino per avere anche semplici informazioni è costretto a fare anche tre o quattro ore di fila, nella speranza di non dover ritornare perché non è riuscito nel suo intento di regolarizzare la propria posizione». Il gruppo consiliare sollecita quindi il primo cittadino: «Signor sindaco vuole dire ai cittadini di Sant’Onofrio cos’è successo? E non faccia come al suo solito che rinfaccia la responsabilità alla precedente amministrazione. Visto e considerato che ci sono diversi errori nelle bollette, invece di stare chiuso ogni giorno nel suo ufficio per contare fino a 7, perché non dispone per più giorni e più ore uno sportello a disposizione dei nostri cittadini che hanno difficoltà nel trovare ore disponibili, ma anche per quelli più bisognosi che devono rimanere in piedi per diverso tempo, al fine di poter risolvere questi disagi? Se avesse utilizzato i soldi che ha speso per le luminarie l’anno scorso per il servizio civile avrebbe potuto contare sull’aiuto di almeno nove giovani di Sant’Onofrio anche per questi frangenti. Purtroppo – conclude il gruppo Tre Spighe – tiene di più alle apparenze che in molti casi servono per occultare questioni spinose o altri interessi».
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