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Comune di Vibo e Politiche sociali, Scrugli: «Improvvida uscita per l’assessore»

Ferma replica del consigliere del Gruppo Misto sui diversi progetti: «Mi consente ancora una volta di intervenire ed evidenziare carenze e disservizi che si continua a cercare di coprire con i rituali slogan e le inesatte e poco veritiere informazioni»

Comune di Vibo e Politiche sociali, Scrugli: «Improvvida uscita per l’assessore»
Il Comune e da sinistra Lorenza Scrugli e Rosa Chiaravalloti
Gli uffici nell’ala nuova di Palazzo Luigi Razza

«Non posso che ringraziare l’assessore Chiaravalloti che con un’improvvida uscita a sponsorizzazione del suo operato e di quello più in generale dell’amministrazione Limardo, mi consente ancora una volta di intervenire ed evidenziare carenze e disservizi che si continua a cercare di coprire con i rituali slogan e le immancabili inesatte e poco veritiere informazioni». Affondo del consigliere comunale del Gruppo Misto Lorenza Scrugli, la quale ricorda ancora che «l’assessore, soffermandosi sui numerosi nodi al pettine, dimentica che quest’amministrazione opera già da tre anni e mezzo e che quindi evidenziarne i nodi come a discolpa delle odierne difficoltà, non fa che accendere i riflettori su quest’amministrazione, incapace molto spesso di andare oltre la semplice propaganda. Eppure – aggiunge Lorenza Scrugli – ascoltando le parole entusiastiche ad elogio dell’operato del precedente assessore alle Politiche sociali fatte dal sindaco in consiglio comunale nel giugno scorso, ci si sarebbe potuti convincere che tutti i problemi fossero stati risolti e le complessità appianate. Le difficoltà oggi dichiarate quindi, mal si conciliano con quanto trionfalmente espresso dal sindaco, se non far comprendere invece amaramente ai nostri concittadini quanta poca sostanza vi sia dietro roboanti annunci». [Continua in basso]

Il progetto Hcp

Lorenza Scrugli
Lorenza Scrugli

Lorenza Scrugli sottolinea, poi, che «l’assessore passa ad annunciare che il progetto relativo all’Hcp è stato avviato. Dimentica però che proprio quell’avvio era stato più volte sollecitato da chi scrive e da altre consigliere di minoranza già dal mese di settembre. Questo perché la convenzione siglata tra Comune e Inps nello scorso mese di giugno imponeva, con tanto di penale in caso contrario, di avviare il progetto entro tre mesi e prevedeva addirittura la rescissione da parte dell’Inps della convenzione, nel caso in cui ciò non fosse avvenuto nei quattro mesi dalla firma. Ci si vanta quindi di essersi destati solo quando sono giunte le opportune sollecitazioni da noi consiglieri di minoranza e di non aver fatto perdere alle categorie più fragili una così grande opportunità offerta dall’Inps? Relativamente allo stesso progetto, si scrive inoltre che il Comune ha “provveduto a predisporre gli atti per la liquidazione dei due trimestri rimanenti del 2018”. È una palese inesattezza – precisa ancora l’esponente di minoranza – visto che quella relativa al terzo trimestre è l’ennesima problematica sollevata da circa due anni che ad oggi non ha visto alcuna risoluzione né la predisposizione di alcun atto di liquidazione nonostante siano stati presi, da parte degli assessori succedutisi, chiari impegni in tale senso».

Il Fondo povertà

E ancora: «L’assessore poi, in relazione al Fondo Povertà rimarca che “si sta provvedendo a predisporre la documentazione che nei prossimi mesi verrà caricata sul Portale”. Caricare sul portale e quindi rendicontare le spese, è un’attività che quest’amministrazione avrebbe dovuto fare da tempo ancor più diligentemente per il fatto che da marzo 2021 l’assessorato si avvale di tre professionisti ( i criteri posti a base delle scelte erano e sono più volte stati richiesti, ma mai nessuno ha inteso dare risposte alle legittime domande) il cui operato avrebbe dovuto essere proprio e innanzitutto dedicato alla rendicontazione e per i quali i 15 mesi di consulenza sono costati circa 150.000 euro.

Il Dopo di Noi

Relativamente ai chiarimenti sul “Dopo di Noi annualità 2016/2017”, si afferma che «“l’erogazione verso i soggetti beneficiari è tutt’oggi in corso”. L’assessore  si confonde – frena Lorenza Scrugli – di certo con l’annualità 2016 la cui erogazione è davvero ancora in corso nonostante la pubblicazione dell’avviso risalga al lontano 2018; l’annualità invece 2016/2017 ha visto la pubblicazione dell’avviso a marzo 2022. L’avviso prevede l’avvio solo dopo la redazione di progetti individuali scaturenti da Valutazione multidimensionale fatta congiuntamente all’Asp. Nessuna commissione è stata formata e nessuna valutazione, quindi, avvenuta; com’è possibile allora essere in fase di erogazione? Credo che ognuno possa facilmente darsi una risposta».

Piani di Zona

Infine, l’interessata fa presente che gli uffici stanno «lavorando incessantemente e che la loro operatività è riconosciuta anche dalle competenti autorità regionali. Peccato che proprio la Regione, oltre ad evidenziare la mancanza di opportuna rendicontazione, fondamentale per l’invio di nuovi fondi, abbia anche rimandato indietro i Piani di zona richiedendo innumerevoli integrazioni. Piani di zona che sono lo strumento che la legislazione indica come indispensabile per l’attivazione di una rete di sistemi integrati in ambito sociale e la cui mancata attuazione può portare anche al commissariamento del settore. La “realizzazione” degli stessi era stata motivo di grande soddisfazione per l’amministrazione che da una parte evitava però di dire come quei piani fossero stati prodotti, negligentemente, oltre i termini fissati dalla regione al 30/06/2021 e dall’altro non si sognava certo di comunicarne la mancata approvazione. Null’altro credo, resti da aggiungere né ha senso continuare ad evidenziare la mancanza di quel confronto nelle aule deputate, così tante volte invocato. Permane l’amarezza per il costante tentativo di spacciare come straordinario, un operato che a poco più di un anno dalla fine del mandato, evidenzia sempre più enormi limiti a pagare i quali – chiude Lorenza Scrugli – sono e saranno sempre i cittadini più fragili».

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