giovedì,Dicembre 26 2024

Marciapiedi infestati dalle erbacce, Lo Bianco: «Gravi disagi per i cittadini»

Il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia punta il dito contro la mancata pulizia e sprona l’amministrazione: «Intervenga al più presto»

Marciapiedi infestati dalle erbacce, Lo Bianco: «Gravi disagi per i cittadini»

«A Vibo Valentia, con la bella stagione, spuntano fuori arbusti, piante e veri e propri prati naturali. Peccato che tutto questo non avvenga nei parchi pubblici o nei giardini privati, ma sui marciapiedi dell’intera città».

A riferirlo è Anthony Lo Bianco, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, portando nuovamente alla ribalta le condizioni in cui, a suo dire, si trovano diverse aree della città. «Nel mese di maggio – spiega – ho collezionato decine di lamentele dei cittadini. Da viale delle Accademie vibonesi a via don Giosuè Macrì, dalla zona del parco Urbano, passando per il centro. I marciapiedi della città sono infestati da erbacce alte quasi mezzo metro».

Un disagio vissuto in prima persona da molti cittadini, specie se «anziani, che vorrebbero raggiungere varie mete della città senza dover magari ricorrere alle automobili. È il caso di molti cittadini anziani di via don Giosuè Macrì , che in queste ultime settimane mi hanno confidato la loro paura nel camminare in strada, in quanto il marciapiedi è praticamente scomparso e la pericolosità visto anche le condizioni di visibilità dei vari incroci non permette loro di spostarsi come vorrebbero».

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A sostegno della sua denuncia, Lo Bianco cita il Codice della strada che, all’art. 190, relativo al comportamento dei pedoni, specifica che gli stessi “devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli altri spazi per essi predisposti”.

«Ma come facciamo a pretendere determinati comportamenti – argomenta retoricamente -, proprio quando gli enti comunali non forniscono i servizi essenziali? Oggi la priorità per la nostra città è che l’amministrazione intervenga con lo sfalcio dell’erba che crea non solo problemi di viabilità pedonale, ma anche a livello igienico sanitario vista l’elevata altezza».

 

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