Costa a un anno dal voto, il giudizio dei dem: «Insufficiente» (VIDEO)
Il gruppo Pd non risparmia critiche a sindaco e Giunta. Russo: «Se si agisce da soli è impossibile risolvere i problemi della città». Cutrullà: «È il Comune dei misteri». I consiglieri tendono però un mano al primo cittadino: «Disponibili a collaborare».
L’operato di Elio Costa e della sua giunta ad un anno dal voto, per la compagine democratica a Palazzo Luigi Razza, è da ritenersi «insufficiente». Una conferenza stampa, quella tenutasi questa mattina, che ha visto le assenze di Antonio Lo Schiavo e Loredana Pilegi, ormai autonomi, di Maria Fiorillo e Mariano Piro.
Ad aprire l’incontro è stato il capogruppo Giovanni Russo. «Doveroso il resoconto per il compleanno, ma preferiamo evitare la facile demagogia. Rifiuti, decoro urbano, edilizia e la vicenda porto non per ultima. In quest’anno l’amministrazione ha vissuto momenti di crisi, come le dimissioni di De Filippis, che rappresentava la svolta nel settore, e di Alessandria, che ha dimostrato competenza. Siamo coscienti che nessuno abbia la bacchetta magica, ma se si agisce da soli è impossibile risolvere i problemi della città», ha detto.
Della giunta di Costa, del suo operato, «non vi è nessuna traccia, noi stessi non ricordiamo deleghe e volti». Insomma, «un’amministrazione che ha dimostrato di non avere coraggio, che non ha rispettato quanto promesso, ovvero la tanto annunciata rivoluzione dell’apparato burocratico, e che ha sovraccaricato di funzioni una sola dirigente, impossibilitata a gestire la macrostruttura».
Senza dimenticare il «deludente piano triennale delle opere pubbliche, dove sono previsti solo due interventi». Nella sala di Palazzo Razza, riservata alle riunioni di commissione, mancava qualcuno. I dem hanno bastonato Costa e i suoi, colpevoli di non aver rispettato il programma. «Vincere le elezioni non vuol dire saper governare. Ci aspettavamo risposte serie per le frazioni, per eliminare le difficoltà e le criticità, ma invece a Vibo Marina dal 2011 è in vigore un’ordinanza che certifica la non potabilità dell’acqua. E poi la pulizia delle spiagge, oppure la riqualificazione della banchina di un porto ormai isolato», ha detto Antonino Roschetti.
Russo: “Disponibili a collaborare per il bene della città”
Ognuno dei consiglieri ha voluto dire la sua, insistendo sulla mancanza di concretezza. «Secondo il piano per la raccolta e il trattamento dei rifiuti, nonostante i rincari, vedi aumento Tari, l’ente risulta esposto al deficit come descritto in una relazione dei revisori. Tributi e Ambiente devono avere una visione unitaria – ha asserito Sabatino Falduto -. Il 2 luglio scadrà il contratto con la Ased. Dagli atti risulta che il bando verrà espletato entro il 31 agosto, pertanto si rischia di arrivare nel pieno dell’estate senza una ditta. C’è dell’approssimazione nella programmazione».
Necessario anche un piano spiaggia e maggiore chiarezza sul Piano strutturale comunale, anche perché «l’urbanistica risulta ferma al palo». I due milioni di euro destinati a Piscopio «non si sa che fine abbiano fatto», ha detto invece Giuseppe Cutrullà. «La riqualificazione del Pennello non è stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, ma i cittadini da anni segnalano quotidianamente i disservizi – ha detto il consigliere -. Non è stato presentato alcun progetto per il servizio civile incentivato dal Ministero e per i giovani nulla è cambiato, stessa cosa per l’apparato burocratico. È il Comune dei misteri e delle rassicurazioni».
Amministrazione insufficiente anche per la «gestione inefficace delle aree verdi, tra bandi revocati e i soliti errori materiali», ha detto Stefania Ursida. Idem per le politiche sociali. «Disabili, anziani, stranieri, giovani, davvero poco è stato fatto. Ancora stiamo aspettando i fondi per la colonia estiva per i disabili, ma di questo passo arriviamo a Natale. Bisogna sottolineare, inoltre, la carenza di strutture e l’assenza di un ufficio di mediazione culturale», ha dichiarato Antonella Massaria.
Per Pasquale Contartese il sindaco «ha molte idee ma non viene supportato. Inoltre non ha una squadra adeguata. Eppure, la politica doveva starne fuori, ma ci ritroviamo in giunta gente dal passato attivo, come la De Marco, Lombardo, Console; come possiamo dire che il problema della nomina alla commissione sanità non sia stato un problema di carattere politico. Ancora, le insufficienti capacità di riscossione dell’ente, come dimostrato da alcune note dei revisori. I residui attivi relativi al 2013 sono di competenza dell’Organo straordinario di liquidazione, non sono entrate gestibili. Serviranno per pagare i debiti, pertanto si rischia di nuovo il dissesto».
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