Referendum costituzionale, gli “oliveriani” vibonesi per il Sì
Un comitato con il simbolo promosso dal presidente della Regione mette radici anche a Vibo Valentia su impulso del consigliere regionale Vincenzo Pasqua. Lo preside Gilberto Floriani
«Nel solco tracciato dal Presidente Oliverio, avvieremo nei prossimi giorni a Vibo Valentia e nella provincia tutta la campagna di adesione ai Comitati per il “Si” al referendum costituzionale del prossimo autunno. Anzi posso già annunciare che il primo organismo che lavorerà a Vibo con il simbolo promosso dal governatore della Calabria sarà autorevolmente presieduto da Gilberto Floriani, attuale direttore del Sistema bibliotecario vibonese, il quale insieme a molti altri esponenti del mondo delle professioni e della società civile avrà il compito di sensibilizzare i nostri concittadini sulla validità della Riforma costituzionale».
Lo afferma in una dichiarazione il consigliere regionale del gruppo “Oliverio Presidente”, vicepresidente della Commissione per le riforme a Palazzo Campanella, Vincenzo Pasqua.
«L’appuntamento referendario è denso di significati – sottolinea Pasqua – anche se al centro della discussione tra le forze politiche e dell’informazione ai cittadini deve essere necessariamente posta l’innovazione della nostra Costituzione, affinché ogni voto che sarà espresso in autunno possa essere frutto di analisi. Va da sé – prosegue Vincenzo Pasqua – che ognuno potrà leggere il risultato finale come vorrà, ma il punto in discussione rimane la riforma. Oggi stiamo vivendo una fase politica, e non solo in Italia, caratterizzata dalla velocità di talune decisioni, che non significa superficialità, ma richiede tempi di lavoro più ristretti ed un ruolo diversamente ripartito tra i due rami del Parlamento».
«Sin dai prossimi giorni – conclude Pasqua – e attraverso una conferenza stampa, diremo come la pensiamo all’opinione pubblica vibonese chiamando a raccolta attorno al nostro progetto quanti desiderano voltare davvero pagina e concorrere a rilanciare il Paese e le sue istituzioni legislative».