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Serra, due consiglieri attaccano il sindaco sullo stipendio che però replica

Tassone e Procopio chiedono le dimissioni degli amministratori per incapacità politica e amministrativa e sostengono che il Pd è pronto a mandarli a casa. Ecco la breve replica del sindaco

Serra, due consiglieri attaccano il sindaco sullo stipendio che però replica
Il Comune di Serra San Bruno: duro attacco della minoranza contro l'amministrazione
Antonio Procopio
Luigi Tassone
Luigi Tassone

“Un’amministrazione smarrita, sempre più lontana dalla gente, che perde quotidianamente consensi, dimostra il suo distacco dalla realtà e palesa la sua trasformazione da forza antisistema ad incarnazione dei più vecchi e logori vizi del sistema stesso”.
I consiglieri del Pd Antonio Procopio e Luigi Tassone attaccano la compagine guidata dal sindaco Alfredo Barillari accusandola di “non avere lungimiranza” e di “essere senza idee”.

I due esponenti di opposizione spiegano la posizione assunta ravvisando quelle che interpretano come “vistose incoerenze”: “In un momento di grave crisi economica – affermano –  in cui, peraltro decidono di ridurre l’illuminazione pubblica per i cittadini, gli amministratori danno sfoggio della loro sfacciataggine aumentandosi di molto l’indennità che per il sindaco passa da 1.800 ad oltre 3.000 euro, per il vicesindaco tocca quasi i 1.600 euro e per gli assessori supera i 1.400 euro. E, in più, si fanno brutalmente dare pure gli arretrati a conguaglio. Alla faccia dei cittadini e dei loro bisogni”. Procopio e Tassone riconoscono che ciò “è consentito dalla legge, ma non è certo un obbligo” e, quindi, “sa di schiaffo nei confronti dei più bisognosi”. Proprio per questo, chiedono che venga “subito creato un capitolo affinché questi soldi vengano destinati ai meno abbienti”. Secondo i rappresentanti di minoranza, c’è poi “una chiara divisione interna nella maggioranza” che “ha impiegato 6 mesi per fare un rimpasto di Giunta” e oggi “trapelano mugugni, mal di pancia e disappunti”.

I due consiglieri comunali riassumono il loro pensiero: “il sindaco e la sua “Liberamente” si sono trasformati in ciò che criticavano, in due anni sono stati capaci solo di dichiarare un dissesto che non dovevano dichiarare, di aumentare le bollette dei rifiuti e di aumentarsi lo stipendio. Il resto è solo arte parolaia”. Alla luce di queste considerazioni, chiedono “le dimissioni degli amministratori per incapacità politica e amministrativa” e sostengono che “il Pd chiede le dimissioni ed è pronto, in quanto motore di una larga coalizione civica, a mandarli a casa”. La concisa replica del sindaco Alfredo Barillari: Non si tratta di un aumento volontario, tra l’altro irrisorio, rispetto invece a quanto dichiarato da qualcuno… è stato un atto consequenziale a una Norma, che è stata applicata e, evidentemente, neanche ben capita.

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