Lavori fermi in Piazza Spogliatore a Vibo, «nuove esigenze» prolungano la consegna dell’opera
L’amministrazione comunale approva una perizia di variante tecnica e suppletiva richiesta dal direttore dei lavori. Prorogato il termine utile di ultimazione degli interventi di riqualificazione dell’area. Subentrati nuovi costi
Lavori fermi in piazza Spogliatore. Il motivo? La necessità di eseguire una perizia di variante tecnica e suppletiva che è stata redatta e consegnata in questi ultimi giorni a Palazzo Luigi Razza, anche se gli interventi di riqualificazione della zona sono fermi da settimane. L’amministrazione comunale di Vibo Valentia ha, infatti, approvato gli elaborati martedì scorso, 18 ottobre, con atto dirigenziale (numero 1.834 a firma del responsabile di settore Domenico Libero Scuglia. La perizia è stata redatta dall’ingegnere Domenico Polistina, in qualità di direttore dei lavori denominati “Strade comunali – interventi di recupero area degradata via Spogliatore – via Forgiari – via Tazza”. La variante in questione prevede una maggiore spesa di 37.524,61 euro. A seguito, quindi, di detta perizia di variante l’importo contrattuale dell’impresa Gallello Costruzioni Srls, passa da 194.680,61 ad 232.205,22 con un aumento di 37.524,61. «Durante l’esecuzione dei lavori – si legge nella determina del dirigente comunale – si sono rilevate nuove e diverse esigenze esecutive tali che il direttore dei lavori Domenico Polistina, con nota dell’8 settembre ha richiesto l’autorizzazione alla redazione di una perizia di variante al responsabile unico del procedimento Domenico Libero Scuglia. Con nota del 16 settembre, poi, il Rup ha autorizzato il direttore dei lavori alla redazione della suddetta perizia di variante. Posto che le ragioni si identificano in una variante necessaria che non altera la natura generale del contratto».
Il 17 ottobre, quindi, sempre il direttore dei lavori ha trasmesso la perizia di variante tecnica e suppletiva per i suddetti lavori e il giorno seguente, 18 ottobre, l’amministrazione ha proceduto alla sua approvazione. In virtù dell’adozione della suddetta perizia di variante è stata richiesta una proroga di trenta giorni della fine dei lavori. L’intervento potrà essere realizzato grazie al finanziamento di 375.000 euro ottenuto dalla Regione Calabria. [Continua in basso]
A marzo scorso l’appalto dei lavori di Piazza Spogliatore
Gli interventi sono stati appaltati a fine marzo, dopo che il progetto esecutivo era stato approvato nel dicembre scorso. «I lavori – ha spiegato all’epoca l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Russo – consentiranno di riqualificare e valorizzare la viabilità attraverso la riconfigurazione dello spazio pubblico e il miglioramento della sua fruibilità. Gli interventi programmati prevedono per la piazza Spogliatore una nuova identificazione dello spazio pubblico, che sarà riorganizzato dal punto di vista veicolare, pedonale e di sosta. Pur mantenendo la sua destinazione a parcheggio, tale area sarà inserita armoniosamente nell’assetto urbano esistente, migliorando la percorrenza e l’accessibilità per i fruitori». Nella piazza verranno collocati nuovi arredi, percorsi pedonali e viari e un nuovo sistema di illuminazione.
A luglio la chiusura dell’area e poi gli alberi abbattuti tra le proteste
Piazza Spogliatore – lo ricordiamo – è stata chiusa al transito a metà luglio con precisa ordinanza del comandante della Polizia municipale di Vibo Valentia Michele Bruzzese con la quale ha stabilito, a suo tempo, «la sospensione della circolazione, nonché il divieto di sosta e di fermata» all’interno dell’area. La decisione dei vertici della Polizia locale è giunta su precisa sollecitazione da parte della ditta incaricata dall’amministrazione comunale di dare avvio agli interventi di riqualificazione e ammodernamento della piazza. Ma subito dopo l’avvio dei lavori diversi alberi presenti nella Piazza da anni sono stati abbattuti . A denunciare a fine agosto l’episodio è stato il delegato del Wwf Italia per la Calabria Angelo Calzone che ha inoltrato una Pec al sindaco e all’ufficio Lavori pubblici del Comune per chiedere di risparmiare gli alberi. Sei sono stati così gli alberi tagliati. Al loro posto, hanno assicurano gli operai della ditta che sta eseguendo i lavori, verranno messe a dimora altre piante. «Non conosco il progetto dell’amministrazione comunale, ma speravo che gli alberi fossero risparmiati. Sono arrivato in ritardo – ha dichiarato all’epoca il delegato del Wwf -, ma almeno speriamo di riuscire a salvare gli alberi rimasti in vita. Anche perché fanno parte dell’ecosistema urbano, producono ossigeno e sono un riparo per uccelli.
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