mercoledì,Novembre 27 2024

Fabrizia, Leonardo Andrea Pasqualino si dimette da assessore: ecco tutti i motivi

Le ragioni alla base della decisione di lasciare l’incarico in giunta sono strettamente di carattere politico e sono spiegati in una articolata missiva indirizzata, tra gli altri, al sindaco Francesco Fazio

Fabrizia, Leonardo Andrea Pasqualino si dimette da assessore: ecco tutti i motivi
Il Comune di Fabrizia

Leonardo Andrea Pasqualino si dimette dalla carica di assessore al Comune di Fabrizia. “Sbatte” la porta e va via. Ideatore e fondatore del movimento Liberi e Giovani con Fabrizia, nella precedente consiliatura è stato vicesindaco. Attualmente, invece, ricopriva la carica di assessore. Con il suo movimento, Andrea Leonardo Pasqualino era uno dei pilastri dell’attuale amministrazione comunale. I motivi alla base della decisione di lasciare l’incarico in giunta sono strettamente politici e sono spiegati in una missiva – indirizzata, tra gli altri, al sindaco Francesco Fazio –  che pubblichiamo qui di seguito. [Continua in basso]

Il sindaco Francesco Fazio

«Eccellentissimo Consiglio, spettabile assessore ed esimio signor sindaco, ritengo doveroso ripercorrere la nostra storia di uomini impegnati in politica, con il solo fine di rendere lustro e vivibile la nostra piccola comunità. Una bellissima avventura, di cui io ideatore e fondatore di questo movimento politico (Liberi e Giovani con Fabrizia), iniziata nell’anno 2017, perché ognuno di noi sentiva il bisogno di impegnare se stesso per il bene comune, c’era la necessità di diventare artefici del destino della nostra collettività, con la forza e l’incoscienza dei nostri primi passi nei meandri della politica, per arrivare a dare luce al nostro caro paese. In quei momenti – si legge nella lettera – non c’era e non c’è stata alcuna forma competitiva tra di noi, la nostra forza era la comunità d’intenti, la voglia di portare tutti insieme, un forte, essenziale, necessario cambiamento. In una situazione che oramai era diventata stagnante, dove la vecchia politica era diventata autoreferenziale e si  era allontanata, nella sua miope visione, dalla gente. Come ho sempre evidenziato che in politica prima viene l’uomo e poi la politica, un principio che ultimamente è lontano all’orizzonte. Il nostro impegno era quello di portare in primo piano, le istanze dei cittadini, le necessità, le priorità e i bisogni della nostra gente, recependone i disagi, assecondando, ove  possibili, i bisogni, accogliendo i suggerimenti, rendendoli così partecipi da farli sentire parte dell’intera comunità, senza escludere nessuno e adottando, per la prima volta un metodo innovativo di amministrare,  basato sul rispetto di tutti – vincitori e vinti, senza rivalse , mettendo da parte le futili schermaglie  elettorali, per lasciare spazio ad un sentimento basato sul dèmos ateniano, culla dell’antico concetto di  libertà, amministrando per e con il popolo. Sono stati cinque anni bellissimi pieni di impegno, di sacrifici, di sofferenze, dove l’entusiasmo e la voglia di arrivare alleviarono le nostre fatiche, insieme abbiamo costruito un percorso indelebile nella storia di  Fabrizia.

Personalmente penso di avere dato il massimo nei momenti facili e nei momenti difficili, ma con grade spirito di collaborazione. Ho dimostrato lealtà, rispetto, umiltà, assidua presenza, ma soprattutto ho dimostrato impegno politico ed istituzionale, perché era dovere civico. Miriadi di risultati sono stati raggiunti e soprattutto si è creata un’empatia tra amministrazione e cittadini, che ha generato buona politica. Sono stati superati grazie al nostro impegno diversi problemi storici e quindi ottenuti risultati eccelsi, tanto lavoro ci aspettava ancora. Questa è la nostra storia, la mia storia, lungi dalle beghe di potere, dai personalismi, ma si agiva tutt’uno per il bene di tutti, ma oggi aimè non è più così. Oggi, purtroppo, devo constatare, con profondo rammarico, che non sussistono più le condizioni e i presupposti fondanti del nostro stare insieme. La politica vi ha cambiati, vi ha assoggettati al potere, imbavagliati da qualcuno in schemi di logiche individuali, prosciugato il nostro entusiasmo e sterilizzando la voglia di fare squadra di fare gruppo.  Per questi motivi – conclude l’ex assessore – non condivido questo modo di operare sbagliato, non ritengo di avere la fiducia di chi mi deve rappresentare, di chi ci deve rappresentare. Non mi resta che rassegnare le mie dimissioni di assessore comunale, augurandovi ogni bene per il prosieguo del vostro operato».

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