Scuola, dalla Regione pronti oltre 4 milioni di euro destinati ai Comuni: c’è pure il Vibonese
La somma all’interno del nuovo Piano per il diritto allo studio per l'anno scolastico 2022/2023 approvato dalla giunta regionale: ecco come sono state ripartite le risorse
Ammonta a 4 milioni e mezzo di euro lo stanziamento che la Regione Calabria, su proposta della vicepresidente con delega al ramo Giusi Princi, ha deliberato nell’ultima seduta della giunta regionale approvando il Piano per il diritto allo studio per l’anno scolastico 2022/2023. «Le risorse – è scritto in una nota – saranno erogate ai comuni delle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Città Metropolitana di Reggio Calabria e saranno destinate a soddisfare le seguenti attività: assistenza specialistica, ausili didattici ed attrezzature per l’inserimento degli alunni disabili, contributi sui buoni pasto relativi al servizio mensa, contributi per le spese per i servizi residenziali (convitti e semiconvitti), trasporto scolastico attività scolastiche in ospedale, istruzione domiciliare. Le risorse ai Comuni sono state ripartite sulla base non solo della popolazione scolastica residente nella fascia di età compresa tra i 3 e i 18 anni, ma anche sul numero degli studenti disabili residenti in ciascun comune e trasmessi recentemente dall’Inps. Predisposto dal Dipartimento istruzione formazione e pari opportunità, guidato dal dirigente generale Maria Francesca Gatto, con il Settore istruzione e diritto allo studio diretto dalla dirigente Anna Perani, il Piano annuale regionale sarà finalizzato, prioritariamente, a garantire l’avvio ed il corretto svolgimento dell’anno scolastico».
«Insieme al presidente Occhiuto – ha dichiarato Giusi Princi – convinti che questo sia un settore strategico a cui dare forte impulso, ci impegneremo a rimpinguare le risorse, al fine di garantire alle famiglie quei servizi essenziali attraverso cui poter tutelare il diritto allo studio degli studenti e soprattutto di quelli che vivono in condizioni di particolare fragilità».